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La nave Alan Kurdi attracca a Taranto, gli 88 migranti verso gli altri Paesi Ue

TARANTO- Qualcuno all’arrivo ha baciato terra. Dopo sette giorni in mare e il maltempo sempre più incalzante, l’arrivo a Taranto per tutti è stata una benedizione: sono giunti poco dopo le 8, al molo San Cataldo, gli 88 migranti soccorsi dalla nave Alan Kurdi di una ong tedesca, in un intervento, sabato scorso, che sarebbe stato contrastato dalla Guardia Costiera libica che, stando al racconto dell’equipaggio, avrebbe circondato la nave sotto la minaccia delle armi.

Nelle scorse ore, l’imbarcazione ha sfidato il divieto ed è entrata nelle acque territoriali italiane, al largo delle coste della Sicilia sud orientale, dove è rimasta in attesa dell’assegnazione del porto, individuato in quello ionico.

Le operazioni di sbarco sono durate circa un’ora, coordinate dalla prefettura di Taranto e vi hanno partecipato gli operatori dell’hub, Comune, Asl, Forze di polizia, Marina militare, Autorità marittima e portuale, Guardia Costiera, 118, Croce Rossa Italiana e volontari.

I migranti stanno tutti bene. Tra loro ci sono cinque minori non accompagnati e una sola donna. Due persone sono state condotte al pronto soccorso per accertamenti in seguito a difficoltà respiratorie, ma sono comunque fuori pericolo. Provengono da Nigeria, Gambia, Guinea, Camerun, Senegal.

“I passeggeri erano stremati, soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell’ultima settimana. Inoltre c’erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia”, ha detto il medico di bordo.

Nell’hotspot tarantino, sono state effettuate le procedure di identificazione e di prima assistenza. Nell’arco di 36 ore, poi, i migranti saranno smistati. Per ora solo i minori non accompagnati resteranno in Puglia nelle comunità educative che hanno dato disponibilità, e solo 21 resteranno in Italia. Gli altri andranno tutti via. Il Viminale, sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta, ha reso nota la procedura di ricollocazione: la Germania e la Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2.

 

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