SALENTO – Tutti al mare, anche ad Ottobre. L’altra faccia della medaglia è presto detta: nel Leccese e nel Brindisino, nei campi è allarme siccità.
L’ottobre rosso nel Salento ha reso necessaria l’attivazione dell’irrigazione di soccorso per garantire il giusto apporto di acqua soprattutto a olivi e ortaggi. Gli agricoltori hanno già denunciato a Coldiretti gravi ritardi delle semine e un insostenibile aggravio dei costi.
Quello che si teme è che la straordinaria ondata di caldo sia seguita da altrettanto dannosi eventi estremi.
Attualmente sono in asfissia gli ortaggi in tutta la provincia di Brindisi.
In provincia di Lecce, soprattutto tra Gallipoli, Racale, Ugento, Melissano, Taviano, Alliste, Ruffano, Alezio e Taurisano sono a rischio le primizie come le cicorie e i finocchi, con l’irrigazione di soccorso degli ortaggi si diceva, per non perdere la produzione invernale che si sta piantando in questi giorni.
“Preoccupa anche la necessità di acqua dei nuovi impianti di Favolosa -sottolinea Coldiretti- che abbisognano più di qualunque altra varietà di essere irrigati già in condizioni normali”.
I pozzi stanno lavorando a pieno regime, come a luglio, per irrigare campi di cime di rapa, broccoli, cicorie, cavolfiori, carciofi, mentre si sta anticipando la raccolta per scongiurare la perdita dei prodotti, ad iniziare dai carciofi brindisini, per la prima volta raccolti ad ottobre.
Di fatto le temperature anomaledeterminano la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. A nulla vale ormai la programmazione degli orticoltori.
