LECCE – Ce ne occupiamo dall’inizio dell’estate, da quando un telespettatore ci telefonò in diretta per segnalare quella che secondo lui è una vera bomba ecologica alle porte di Lecce: un capannone abbandonato da oltre 30 anni, che sorge in via Adriatica, al km 3, che prima era un’azienda avicola. Tutto ricoperto di cemento-amianto, con la tettoia rotta in più punti, e quindi pericolosissimo, cancerogeno. Se le fibre di cui è composto l’amianto si inalano, provoca tumori e malattie croniche all’apparato respiratorio. Due settimane fa, come se non bastasse, qualcuno appiccò anche un incendio all’interno del recinto che delimita la struttura. Ora i lavori di bonifica della copertura sono iniziati.
In studio c’era il consigliere comunale Andrea Guido, che si interessò da subito alla questione.
Noi ci recammo sul posto e intervistammo il telespettatore. Il dipartimento Prevenzione della Asl fece sapere di aver inviato, a marzo, degli ispettori. L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Angela Valli, ottenne le informazioni dal Catasto e risalì ai proprietari, sollecitando le operazioni di bonifica.
Che ora sono ufficialmente partite, come indicano i cartelli affissi al cancello.