Cronaca

Scontri tra tifosi del Casarano e del Taranto: 17 denunce

CASARANO – Nove supporter del Taranto e otto del Casarano sono stati denunciati per gli scontri avvenuti domenica 8 settembre prima della partita tra le due squadre delle rispettive città, nei pressi dello stadio Capozza di Casarano. I tifosi violenti identificati e denunciati dagli agenti della Digos hanno tra i 25 e i 47 anni. Rispondono, a vario titolo e in concorso tra loro, di lancio e uso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e rissa. Tre di loro, tarantini, erano recidivi: meno di un’ora prima, si sarebbero resi responsabili di un lancio di oggetti contundenti e bottiglie in vetro effettuato sulla SS.613, la superstrada Brindisi-Lecce, all’altezza dell’uscita per Squinzano, ai danni di un pullman con a bordo tifosi del Fasano, diretti a Nardò per assistere all’incontro tra le compagini sportive delle due cittadine.

La vettura con a bordo i tifosi del Taranto autori del gesto, poco dopo, è stata intercettata dagli agenti che hanno identificato gli occupanti i quali hanno anche tentato di disfarsi di un coltello a serramanico lanciandolo dal finestrino. I cinque sono stati denunciati per lancio e porto di oggetti atti ad offendere ed è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO.

Poco dopo, invece, intorno allo stadio “Capozza”, le frange più estreme delle opposte tifoserie, poco prima dell’avvio della gara, hanno dato vita ad una serie di schermaglie, nel tentativo di entrare in contatto tra loro.

In particolare, appena arrivata la comitiva dei supporter del Taranto diretta allo stadio, c’è stata una sassaiola per cui è stato necessario l’intervento dei reparti di rinforzo organico. Poco dopo, in una diversa area della struttura sportiva, i tifosi si sono nuovamente affrontati con cinghie, aste, pietre, transenne e oggetti vari, peraltro, noncuranti del passaggio di numerose persone. Gli investigatori della DIGOS presenti sul posto hanno assistito di persona agli eventi, riconoscendo sin da subito alcuni dei responsabili, tra cui proprio i tre tarantini fermati in precedenza, e attraverso la visione dei filmati, portati poi all’attenzione dei poliziotti del Commissariato di Taurisano, della DIGOS di Taranto e dei militari della Compagnia Carabinieri di Casarano, sono stati riconosciuti e identificati i restanti soggetti che avevano preso parte agli scontri.

Per tutti loro, molti dei quali già in precedenza destinatari del provvedimento, è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO. Nove supporter del Taranto e otto del Casarano sono stati denunciati per gli scontri avvenuti domenica 8 settembre prima della partita Tra le due squadre delle rispettive città, nei pressi dello stadio Capozza di Casarano. I tifosi violenti identificati e denunciati dagli agenti della Digos hanno tra i 25 e i 47 anni. Rispondono, a vario titolo e in concorso tra loro, di lancio e uso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e rissa. Tre di loro, tarantini, erano recidivi: meno di un’ora prima, si sarebbero resi responsabili di un lancio di oggetti contundenti e bottiglie in vetro effettuato sulla SS.613, la superstrada Brindisi-Lecce, all’altezza dell’uscita per Squinzano, ai danni di un pullman con a bordo tifosi del Fasano, diretti a Nardò per assistere all’incontro tra le compagini sportive delle due cittadine. La vettura con a bordo i tifosi del Taranto autori del gesto, poco dopo, è stata intercettata dagli agenti che hanno identificato gli occupanti i quali hanno anche tentato di disfarsi di un coltello a serramanico lanciandolo dal finestrino.

I cinque sono stati denunciati per lancio e porto di oggetti atti ad offendere ed è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO. Poco dopo, invece, intorno allo stadio “Capozza”, le frange più estreme delle opposte tifoserie, poco prima dell’avvio della gara, hanno dato vita ad una serie di schermaglie, nel tentativo di entrare in contatto tra loro.

In particolare, appena arrivata la comitiva dei supporter del Taranto diretta allo stadio, c’è stata una sassaiola per cui è stato necessario l’intervento dei reparti di rinforzo organico. Poco dopo, in una diversa area della struttura sportiva, i tifosi si sono nuovamente affrontati con cinghie, aste, pietre, transenne e oggetti vari, peraltro, noncuranti del passaggio di numerose persone. Gli investigatori della DIGOS presenti sul posto hanno assistito di persona agli eventi, riconoscendo sin da subito alcuni dei responsabili, tra cui proprio i tre tarantini fermati in precedenza, e attraverso la visione dei filmati, portati poi all’attenzione dei poliziotti del Commissariato di Taurisano, della DIGOS di Taranto e dei militari della Compagnia Carabinieri di Casarano, sono stati riconosciuti e identificati i restanti soggetti che avevano preso parte agli scontri. Per tutti loro, molti dei quali già in precedenza destinatari del provvedimento, è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO.

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