PATU’- Era stato arrestato il 6 luglio scorso perché sorpreso a bordo di un maxi scooter con un chilo di mariuana. Ora arriva la condanna per Fausto Nicolì, 51 anni, il meccanico di Patù noto alle cronache per essere stato coinvolto nelle indagini sull’omicidio di Noemi Durini, tirato in ballo dalle accuse di Lucio Marzo e poi risultato completamente estraneo ai fatti. Nicolì, arrestato dai carabinieri di Tricase dopo un inseguimento, per quell’episodio si trovava ai domiciliari. Negli scorsi giorni la sentenza: due anni e 4 mesi, a fronte di una richiesta del pm a 4 anni e la revoca dei domiciliari. Il giudice, nel corso del processo, ha concesso a Nicolì le attenuanti generiche, ritenendolo estraneo ad un contesto di spaccio di droga. Difeso dall’avvocato Luce Puce, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee confermando la prima versione fornita agli inquirenti: la droga non era sua, stava solo effettuando un trasporto, uno spostamento da un luogo ad un altro, dietro un compenso di 200 euro.
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