Cronaca

Omicidio Carvone, spunta un furto d’auto prima del delitto: 4 arresti per estorsione

BRINDISI- Non è dato sapere, ancora, se c’è un nesso causale con l’omicidio del 19enne Giampiero Carvone, ma di sicuro quegli episodi rientrano nella sequenza temporale immediatamente precedente al delitto che si è consumato nel quartiere Perrino di Brindisi la notte tra il 9 e il 10 settembre. Quattro giovani sono stati arrestati dalla Squadra mobile con l’accusa di tentata estorsione pluriaggravata in danno del padre del ragazzo, Piero Carvone.

Al centro di tutto c’è il furto di un’auto. Il giorno prima dell’esecuzione a colpi di pistolettate, il 19enne è stato accusato di aver rubato una Lancia ad un 28enne brindisino. Durante la fuga, avrebbe fatto un incidente. Non è chiaro come, il proprietario ha ritrovato la vettura e, nel pomeriggio precedente all’omicidio, si è presentato assieme ad altri tre a casa di Carvone: secondo la Procura, infatti, avrebbe indotto alcuni soggetti, tra di loro collegati e continui alla vittima, a pretendere da Giampiero Carvone una somma di circa 10mila euro a mo’ di presunto risarcimento dei danni per il furto e per il sinistro. Non avrebbero usato mezzi termini, arrivando anche a sfondare il portone dello stabile in cui c’è l’appartamento della famiglia e a minacciare i genitori.

Qualche ora dopo, Giampiero Carvone è stato ammazzato sulla soglia della propria abitazione, in via Tevere, dopo che qualcuno gli aveva citofonato invitandolo a scendere. Il giovane è stato freddato con vari colpi di pistola alla testa.

Come detto, non si sa se c’è un collegamento tra i fatti e se quanto accaduto è un possibile movente dell’omicidio. Su questo le bocche restano cucite, come rimarcato anche in mattinata durante la conferenza stampa della Squadra mobile, che ha fatto sapere che ci sono anche state perquisizioni durante le quali sono state rivenute e sequestrate, nelle immediate adecenze di una abitazione di uno dei quattro indagati, delle motocross rubate e un natante di cui si dovrà capire la provenienza.

Il blitz all’alba ha portato all’arresto, dunque, di quattro soggetti, G.L., S.C., A.C., E.C., rispettivamente di 37, 28, 22, 21 anni, accusati al momento “solo” per tentata estorsione aggravata. Il 37enne è finito in carcere mentre gli altri tre ai domiciliari. Sono tutti già noti. A loro si è giunti nell’ambito delle indagini, coordinate dal pm Raffaele Casto, sul delitto Carvone e sulle bande criminali che si contendono il territorio.

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