LECCE – Derubato e multato. Un episodio paradossale che apre ad una riflessione ben più ampia sull’assenza di un sistema di sicurezza che colleghi gli apprati informativi di tutte le forze dell’ordine.
Un passo indietro.
Tutto ha inizio a giugno quando il protagonista della vicenda in questione subisce il furto della propria auto a Lecce. Pochi giorni fa per lui arriva una buona notizia: il mezzo è stato rintracciato dai carabinieri e, di conseguenza, restituito al legittimo proprietario. C’è grande “però”: i ladri, a spasso a bordo del veicolo rubato, erano stati fermati dalla Polizia Municipale, incassando una multa. Multa che, adesso, dovrà pagare il proprietario del mezzo.
Un paradosso, si diceva, causato dall’assenza di un sistema di comunicazione interforze, e non (come sarebbe facile pensare) dagli ignari agenti della Municipale entrati in azione.
Ad esempio se l’allerta furto, con segnalazione della targa del mezzo, avesse raggiunto la Polizia Municipale, la pattuglia avrebbe potuto trattenere i malviventi e restituire il mezzo con anticipo.
Così come, tramite un incrocio di dati e sistemi di rilevamento, si inchioda tempestivamente chi si arretra nel pagamento di bollo e polizza assicurativa o nel sottoporre il mezzo a revisione, allo stesso medo si potrebbe agire in caso di furti. Anche per evitare che al danno, si aggiunga la beffa: furto e multa in un colpo solo.