LECCE- Veronica Giannone, parlamentare salentina espulsa due mesi fa dal M5S, ha reso nota una falla nel sistema di votazione sulla piattaforma Rousseau: anche lei ha potuto partecipare alla consultazione online per dire sì o no alla formazione del nuovo governo con il Pd. Lo ha rivelato lei stessa all’Adnkronos. La votazione si è conclusa con il 79,3 per cento di favorevoli alla nuova coalizione giallo-rossa.
«Stamattina sono riuscita a votare sulla piattaforma Rousseau eppure in teoria non potrei, perché sono stata espulsa», spiega la Giannone. «Non sono certo l’unica, ci sono altri casi come il mio», assicura la deputata. Eppure, da regolamento Giannone non avrebbe potuto votare. Lo scorso primo luglio la parlamentare è stata infatti estromessa dal gruppo alla Camera insieme alla collega Gloria Vizzini con un post sul Blog delle Stelle che ne decretava l’espulsione. E in base allo statuto del M5S, non possono votare su Rousseau «gli iscritti destinatari di provvedimenti disciplinari di sospensione od espulsione»: nello stesso statuto viene specificato che «l’espulsione dal gruppo parlamentare» comporta «l’espulsione dal Movimento 5 Stelle».