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Gli appetiti su Brindisi: altri due progetti fotovoltaici su 100 ettari

BRINDISI – Non si intravede la fine della marea di nuovi progetti di mega impianti fotovoltaici pronti a inondare le campagne di Brindisi. È evidente che qualcosa di anomalo sta accadendo, nel silenzio pressoché totale delle istituzioni e del territorio: le campagne sono nuovamente prese d’assalto, come accaduto negli anni 2008- 2012, con la differenza che i maxiprogetti non vengono più spacchettati per aggirare la normativa regionale ma presentati in blocco. Sono tanti, tutti su suoli agricoli. Altre due nuove istanze per l’avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale sono state presentate alla Provincia di Brindisi da parte di due società del nord. Si aggiungono alla sfilza di progetti che abbiamo già raccontato da questi schermi: cinque le richieste avanzate nel giro di poche settimane tra Guagnano e Copertino nel Leccese e Francavilla Fontana, Erchie e Mesagne nel Brindisino. Ora si sale a quota sette, con altri cento ettari circa interessati.

Il primo è stato presentato dalla Società Guarini srl con sede legale a Bolzano. Prevede la realizzazione di un impianto di 33 MW nel territorio di Brindisi alla contrada Vaccaro.

Ovviamente, secondo la società, gli impatti ambientali presentati nello Studio Sia sarebbero pari a zero, considerando i ripristini dopo scavi e lavori e il fatto che in zona sono presenti anche altri impianti fotovoltaici. Anzi, si arriva persino ad affermare che si “migliora la biodiversità dell’area alla luce delle misure di mitigazione e compensazione previste”.

Il secondo progetto è della EN.It srl con sede a Verona : prevede l’installazione di un mega impianto di 43,4 MW di potenza tra Brindisi e Torchiarolo, distinto in tre campi di pannelli per una superficie totale di 60 ettari. Anche qui si ribadisce che il fotovoltaico arriverebbe senza impatti: “tutte le aree interessate dal progetto sono ad oggi siti non produttivi, ovvero terreni incolti liberi da coltivazioni agrarie”, è scritto nello studio di impatto ambientale . Le aree intorno sono coltivate a carciofeti, vigneti, oliveti, seminativi, orticole intensive.

Si dovranno ora verificare nel dettaglio contesti e progetti. Il Salento ha già vissuto questa corsa all’accaparramento dei terreni agricoli per convertirli in distese di pannelli. È finita con decine di sequestri e di inchieste e con le campagne sottratte all’agricoltura per farne centrali energetiche, anche quelle.

Quella contro il megafotovoltaico su suoli agricoli rientra nella battaglia ambiente, che fa parte delle 10 battaglie che segnano la linea editoriale di Telerama.

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