OTRANTO- Mentre sono in corso le operazioni di bonifica della zona, si contano i danni dell’incendio alla Baia delle Orte di Otranto, spento solo all’alba. Circa 100 gli ettari di vegetazione distrutti, diverse le squadre dei vigili del fuoco, Arif e Protezione Civile che si sono alternate per spegnere il rogo che dal primo pomeriggio di martedi ha interessato la zona tra Otranto e Porto Badisco, uno dei tratti di costa più incantevoli del Salento. Colonne di fumo e fiamme alte hanno creato per tutto il giorno uno scenario spettrale. A sorvolare la zona anche due canadair per dare manforte alle squadre di terra che solo in mattinata sono riuscite a spegnere il fuoco Le fiamme si sono propagate velocemente spinte dal vento di tramontana ed è stato necessario mettere in sicurezza i campeggi e le strutture turistiche vicine evacuando tutte le persone presenti e i loro mezzi. In mattinata sono cominciate le operazioni di bonifica del terreno: anche se in superficie non si vedono più le fiamme non è detto che non ci siano focolai nascosti. Nel pomeriggio di oggi, è stato necessario l’intervento di due fire boss per nuovi getti d’acqua.
Dopo il devastante incendio che il 13 luglio scorso ha bruciato la pineta del Parco di Punta Pizzo a Gallipoli, e che ha provocato anche una vittima ( il corpo carbonizzato di una persona è stato trovato all’interno della boscaglia), quello delle Orte è un altro rogo che in questa estate ha interessato una zona protetta dall’alto valore naturalistico, a due passi dalla cava di bouxite, nel parco Otranto Leuca. Al momento nessuna ipotesi viene scartata e non è detto che dietro il rogo non ci sia la mano di un piromane. Per questo è in corso un’indagine da parte dei carabinieri che martedì sono stati sul posto insieme ai vigili del fuoco. Accertamenti, ascolto di qualche testimone, e poi tutto verrà portato in Procura.