Attualità

Chiude il centro “Nuova Itaca”, gli operatori: “Famiglie distrutte nell’indifferenza”

SAN PIETRO IN LAMA – La doccia fredda in una lettera. Il 31 luglio 2019 si sono chiuse le attività del Centro Socio Educativo e Riabilitativo “Nuova Itaca” per la pausa estiva. Ebbene l’1 agosto gli operatori hanno ricevuto una notizia sconcertante: una lettera da parte dell’Ambito territoriale di Lecce invita le famiglie a non iscrivere i propri figli tramite buoni servizio al centro, definendone così la chiusura in data 30 settembre 2019.

Pertanto dal 01 ottobre 16 operatori rimarranno senza lavoro dopo oltre 15 anni di  servizio di cui utenti e famiglie non potranno più godere.

“Da tempo noi operatori chiedevamo una soluzione da parte delle istituzioni (ASL, regione Puglia e comune) -scrivono gli operatori- che inizialmente ci hanno promesso di perorare la nostra causa, mentre veniamo a scoprire che la chiusura era già stata decisa e che quindi tutte le promesse si sono rivelate uno specchietto per le allodole.

Noi denunciamo l’abbandono totale di tutte le istituzioni che hanno dimostrato di non avere nessuna sensibilità nei confronti dei ragazzi diversamente abili, delle loro famiglie e del personale in servizio.

Il disabile non è un numero o un pacco da spostare come si vuole a convenienza, ma sono creature speciali da tutelare e preservare nella loro globalità, in particolare sotto l’aspetto relazionale e di fiducia costruita con fatica negli anni.

Carissimi sindaci ed assessori, sapete cosa significa lavorare con un ragazzo disabile grave o gravissimo? Sapete come si lavora per anni per raggiungere piccoli obiettivi ed arrivare a grandi risultati? Sicuramente non sapete cosa significa per un ragazzo autistico lasciarsi abbracciare e baciare da un operatore o esibirsi in pubblico, incoraggiare in questi ragazzi le piccole autonomie: mangiare da solo o in compagnia degli altri, lavarsi le mani o il viso ecc…, far “ballare” i ragazzi in carrozzina, per non parlare delle forti affinità tra utente ed operatore.

Vi siete mai posti il problema di venire a vedere come lavoriamo? Forse la vostra idea è quella che questi centri siano un parcheggio e di conseguenza uno vale l’altro. Invece non è così, c’è vità, c’è amore, sacrificio, affetto, speranza di… ottenere sempre di più…C’E’ FAMIGLIA, la stessa che avete lasciato morire!!!”

Articoli correlati

Brindisi punta con decisione sul comparto nautico. Già fissata la data delo SNIM

Redazione

Covid, muore 93enne di Torchiarolo. Grave la moglie, positiva anche la figlia

Redazione

Ex Saspi, pressing su Arpa per sbloccare la bonifica

Redazione

275, nuova protesta degli operai: il silenzio della Regione

Redazione

Aeroporto Galatina, il Comandante del gruppo volo è il Tenente Colonnello Massimiliano Rizzo

Redazione

“La Sanità Pubblica nel post-Covid”, Brusaferro: nella pandemia, passi in avanti nella ricerca

Redazione