Attualità

Inps e prefettura insieme contro lo sfruttamento nei campi

LECCE – L’intermediazione illecita tra imprese agricole e lavoratori stranieri si può fermare solo potenziando il sistema di accoglienza nel territorio di Nardò.

Dopo l’arresto dell’imprenditore agricolo neretino (che ha lasciato i domiciliari ma che non potrà gestire l’azienda) accusato dello sfruttamento di 5 tunisini impiegati nella raccolta delle angurie il problema delle condizioni lavorative degli stagionali stranieri ritorna quanto mai attuale.

Lunedi in prefettura si riunirà il tavolo provinciale sul lavoro stagionale in agricoltura che ha lo scopo di prevenire gli illeciti. Al tavolo parteciperanno Regione, Provincia, Comune di Nardò, Caritas, centro per l’impiego, oganizzazioni sindacali associazioni di categoria, le associazioni che si occupano di volontariato e il Cir, il centro italiano rifugiati.

Ma l’aspetto sul quale la prefettura sta puntando in questi giorni, oltre all’accoglienza e alla prevenzione del fenomeno del caporalato, è quello della valorizzazione delle imprese che rispettano le norme. La prefettura ha infatti avviato contatti con l’Inps nei prossimi giorni ci sarà una riunione per promuovere “la rete del lavoro agricolo di qualità”.

Si chiama così il progetto che coinvolgerà le associazioni di categoria le organizzazioni sindacali che attraverso l’Inps, principale attore in campo, assicurerà agevolazioni fiscali e valorizzazione del prodotto finale per quelle imprese che rispettaranno la legge in materia di lavoro.

La prefettura, che ha deciso di lavore su piani diversi per un’ azione più coordinata che possa abbracciare tutti gli aspetti del problema pres,o organizzerà una riunione con il direttore regionale dell’Inps.

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