BRINDISI/LECCE – Concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della recidiva, e ricettazione. I carabinieri hanno arrestato 10 persone a Brindisi, Tuturano, Copertino, Casarano e Collepasso. Quattro in carcere e sei ai domiciliari, più un obbligo di dimora. Ad agire, all’alba, i militari delle compagnie di Brindisi e Lecce, del 6° Nucleo Elicotteri Bari, il Nucleo Cinofili di Modugno e Tito, l’11°Reggimento “Puglia” che hanno esguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi nei confronti di:
Luigi Mombello, 45 anni, di Tuturano, in carcere;
Adriano Mombello, 49 anno,diu Tuturano, in carcere;
Gabriele Giannone, detto Braciola, 45 anni, di Tuturano, in carcere;
Stefano Morleo, 52 anni, di Brindisi, in carcere;
Andrea Toma, 41 anni, di Collepasso, ai domiciliari;
Cosimo Toma, 25 anni, di Cutrofiano, ai domiciliari;
Stefano Tomeo, 43 anni, di Copertino, ai domiciliari;
Pasquale Attanasi, 31 anni, di Tuturano, ai domiciliari;
Damiano Attanasi, detto Davide, 28 anni, di Tuturano, ai domiciliari;
Simone Cosimo Casalini, detto Talebano, 33 anni, di Casarano, ai domiciliari;
obbligo di dimora per Adriano Vitale, 51 anni, di Tuturano.
L’indagine, condotta da novembre 2018 a maggio 2019, anche tramite attività tecnica, ha consentito di documentare 23 cessioni di cocaina nella frazione brindisina di Tuturano, a Copertino, Collepasso e Casarano per un totale di 1 kg e 750 grammi, nonché la consegna di 2 kg di marijuana; sequestrare 250 grammi di cocaina, per un valore complessivo pari a euro 20.000, di cui 225 nascosti in un doppiofondo ricavato nella carrozzeria dell’auto di uno degli indagati, in un’intercapedine ricavata nel paraurti, con accesso consentito previa rimozione della targa e del relativo porta-targa; recuperare la somma contante di 14.930 euro, ritenuta provento dell’attività illecita, rinvenuta in casa di uno degli indagati; attraverso il mirato intervento delle pattuglie che sono state fatte gravitare nei pressi degli obiettivi individuati dalla banda, è stata impedita la commissione di diversi furti di attrezzatura agricola e/o di cantiere (frese, escavatori, gruppi elettrogeni), custodita presso aziende agricole e capannoni industriali delle province di Brindisi e Lecce, cui sarebbero dovute seguire poi richieste estorsive con il metodo del cosiddetto ”cavallo di ritorno”.
Sono stati rinvenuti, inoltre, una pala caricatrice e altri attrezzi agricoli di cospicue dimensioni del valore di circa 25.000 euro, oggetto di furto nel mese di dicembre 2018 a Mesagne ai danni di un imprenditore agricolo del posto.
Durante l’operazione sono state eseguite altre sei perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati non colpiti dalla misura odierna.