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Nove bandiere blu per il Salento. Grande assente è Melendugno

SALENTO- La grande assente è Melendugno. Ma ci sono riconferme importanti e sono quelle di Otranto, Castro e Salve nel Leccese; Fasano, Carovigno e Ostuni nel Brindisino; Ginosa e Castellaneta nel Tarantino. E c’è anche una new entry, Maruggio, che con la spiaggia “Acqua Dolce” fa salire a tre le bandiere della provincia ionica.

L’assegnazione è avvenuta a Roma, in mattinata, presso l’aula convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Un riconoscimento ambizioso quello che viene assegnato dall’organizzazione non-governativa e no-profit Fee, “Foundation for Environmental Education” e istituito nel 1987 nell’Anno europeo dell’Ambiente.

Sono 183 i Comuni che, in tutta Italia, vedono sventolare la bandiera di qualità, otto inpiù rispetto allo scorso anno. La Puglia resta tra le regioni più virtuose, sesta a livello nazionale dopo Liguria (che sale a 30 località), Toscana (19), Campania (18), Marche (15) e Sardegna (14). Tuttavia, la nostra regione arretra: raggiunge quota 13 bandiere, con l’aggiunta di Maruggio e la perdita, come detto, di Melendugno oltre che di Rodi Garganico.

Com’è noto, la Bandiera Blu riconosce l’impegno dei comuni premiati per le politiche attente alla sostenibilità che vengono perseguite sul territorio. Diversi i parametri presi in considerazione dalla Fee, e tra questi, in particolar modo, l’educazione ambientale, la qualità delle acque di balneazione, la depurazione delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la sicurezza e i servizi garantiti sulle spiagge.

È stato proprio il capitolo rifiuti a squalificare quest’anno Melendugno, da anni al centro delle cronache per l’approdo del gasdotto Tap. I dati della raccolta differenziata fino a novembre scorso non sono riusciti a superare la soglia minima del 30 per cento, attestandosi, invece, al 21 per cento. Ma quei numeri, come ha fatto sapere il sindaco Marco Potì, non hanno tenuto in considerazione pratiche virtuose come il recupero di scarti di lavorazioni edili o il nuovo accordo con l’Aro, siglato nei mesi successivi, per la distribuzione di compostiere domestiche.

Ma tant’è, niente da fare. Melendugno resta, invece, nel capitolo approdi turistici, con il porto di San Foca, che si affianca all’altro salentino riconosciuto meritevole di promozione, la Marina di Brindisi.

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