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Segregato in casa, picchiato a morte e filmato: indagati 14 giovanissimi

MANDURIA – Dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale e di altri gravi reati. 14 giovani, di cui 12 minorenni, sono indagati in relazione alla morte di un pensionato di Manduria deceduto tre giorni fa in seguito al ricovero in ospedale, dopo essere stato trovato dagli agenti di polizia legato ad una sedia in casa.

Il gruppo di giovani bulli avrebbero segregato in casa per giorni l’uomo, seviziandolo e picchiandolo fino alla morte. Non solo. L’uomo, secondo quanto riferito dalla polizia, ha subito una serie di assalti nella sua abitazione da parte del branco di ragazzi che lo avrebbero piĂą volte aggredito, rapinato e bullizzato. Non solo in casa sua. Gli episodi si sarebbero verificati anche in strada, davanti a persone che non sarebbero intervenute.

L’anziano, che soffriva di disagio psichico, era stato costretto a rinchiudersi in casa e a non alimentarsi per giorni. Gli agenti del locale Commissariato il 6 aprile scorso, su segnalazione di alcuni vicini, sono intervenuti nell’appartamento e hanno trovato il 66enne seduto su una sedia dalla quale probabilmente non si muoveva da giorni.

Nei video, diffusi tramite Whatsapp, i giovani si sarebbero ripresi mentre sottoponevano la vittima a violenze con calci, pugni e bastoni. Al vaglio degli investigatori anche i video delle sevizie che la baby-gang avrebbe condiviso in chat.

Le procure, quella dei minori e quella ordinaria, adesso indagano per i reati di omicidio preterintenzionale, stalking, lesioni personali, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. La vittima nei giorni scorsi stata sottoposta a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale.Il decesso del pensionato è avvenuto dopo 18 giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Giannuzzi” dove era ricoverato.

Le indagini sono condotte dai poliziotti del Commissariato di Manduria e coordinate dal pm Remo Epifani della Procura ordinaria e dal procuratore capo del Tribunale per i minori, Antonella Montanaro. L’incarico per l’autopsia è stato affidato al medico legale di Bari, Liliana Innamorato. SarĂ  l’esame autoptico a definire con esattezza la causa del decesso e, dunque, la posizione dei giovanissimi indagati.

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