Politica

“Piano coste da rifare” per Poli, Congedo e Baglivo. Salvemini: “dette falsità”

LECCE – Ritoccarlo? No, rifarlo ex novo. Su questo tre dei cinque sfidanti per la poltrona di sindaco a Palazzo Carafa sono d’accordo: il piano delle coste, messo a punto dall’amministrazione uscente di Carlo Salvemini e pubblicato dal commissario straordinario Ennio Mario Sodano nell’ambito della procedura di Vas (la valutazione ambientale strategica) va rifatto.

Il piano è stato passato sotto la lente d’osservazione dei balneari che ne nei giorni scorsi ne hanno evidenziato le criticità. Alla chiamata a raccolta promossa in mattinata nell’hotel Tiziano da Federbalneari Salento, hanno risposto Adriana Poli Bortone, candidata sindaco delle “Civiche Unite”, Erio Congedo, candidato del Centrodestra e Arturo Baglivo del Movimento 5 Stelle.

L’associazione di categoria ha protocollato nei giorni scorsi le osservazioni alla Vas del Piano comunale delle coste che chiama in causa il destino di 25 chilometri di litorale leccese, dunque quello delle marine di San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda, oltre alle aree naturalistiche delle Cesine, Acquatina, parco di Rauccio, le spiagge libere e le aree demaniali in concessione.

La richiesta è principalmente quella di “ricaratterizzare” la linea di costa utile e modificarne le percentuali di concedibilità per gli stabilimenti balneari e le spiagge libere con servizi. Il tutto coinvolgendo gli operatori del settore.

Un impegno, questo, che tutti e tre i candidati presenti hanno assunto, indossando a chiusura un giubbotto di salvataggio.

E dopo la conferenza stampa di Federbalneari, a cui ha scelto di non presentarsi, il candidato Carlo Salvemini, sindaco uscente, dice la sua sul Piano delle Coste e avvisa di aver già preso accordi per un incontro con Cna attendendo un riscontro da Federbalneari.

Avvisa che in ogni caso il confronto non può prescindere da “relazioni ambientali, botaniche, geologiche validate di professionisti e che non possono essere tacciate di falsità”. Parla di “fake news diffuse da settimane e ribadite anche oggi”. Tra le altre: “Se vince Salvemini gli stabilimenti balneari sulle marine questa estate chiuderanno”. “E’ falso – replica lui – perché il Piano Comunale delle Coste ha un procedimento scandito dalla legge che non potrà introdurre le prime novità prima di due anni”. Inoltre, non è tutto già deciso: dopo essere adottato con delibera di Giunta, tutti – balneari inclusi – nei successivi 60 giorni possono suggerire correzioni. Altra accusa: “Il Piano delle Coste di Salvemini è ideologico”. Su questo, il candidato spiega che si è operato sulla base delle norme della legge regionale, per modificare la quale “non sono state presentate proposte di modifica in Consiglio regionale, come Erio Congedo – consigliere regionale dal 2000 e attualmente in carica – può confermare”, ha aggiunto. Infine, l’accusa di penalizzare l’iniziativa privata: “Falso – replica Salvemini – perché attualmente esistono 27 concessioni per stabilimenti ed una per chiosco rilasciate a privati. La nostra proposta di piano prevede 51 concessioni tra stabilimenti balneari (17), spiagge libere con servizi (21) e chioschi (13). La nostra proposta – conclude – offre maggiori opportunità di investimento in campo balneare, turistico, culturale, sportivo, ambientale. E più servizi pubblici. Perché il mare è di tutti”.

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