LECCE – Federbalneari Salento non condivide il metodo e l’ideologia dell’iniziativa del candidato sindaco Carlo Salvemini, e sottolinea : ” Una proposta di pianificazione costiera che non viene presentata e condivisa con i principali attori interessati , cioè Cittadini ed Imprenditori Balneari è di parte e coatta. È singolare rappresentare la propria visione di costa in un comitato politico, sviando il principio di equilibrio di interessi con un titolo “il mare è di tutti “, non aggiungendo come permettere a Tutti di poterne usufruire, in sicurezza e garanzia. La proposta di piano costa dell’Amministrazione uscente – aggiunge Federbalneari – è ideologica, insostenibile, ed irrealizzabile. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Carlo Salvemini, che ha paragonato le Marine di Lecce , al modello di Spagna, Grecia, Croazia, ci siamo convinti ancor di più che nessun Amministratore della Squadra Salvemini, abbia passato, almeno negli ultimi 10 anni, un solo giorno sulle spiagge di Lecce. Quali sono i programmi per creare infrastrutture turistiche di ogni tipo, per arrivare ai posti letto sulle marine di Lecce per aprire le spiagge ai turisti? Il Paesaggio, l’ambiente , si rispettano, creando e migliorando servizi, non cancellando le uniche Imprese Familiari balneari che abbiano offerto in 20 anni dignitosi servizi alla Comunità ed anche quelli come i più comuni servizi igienici.
L’appello al Commissario del Comune di Lecce affinchè sia data applicazione alla legge di Bilancio 2019 e vengano proprogate di 15 anni le concessioni esistenti per gli stabilimenti balneari è di Saverio Congedo. “La legge di bilancio 2019 prevede una proroga automatica di quindici anni delle concessioni attualmente esistenti, su richiesta del concessionario, comprese quelle riguardanti gli stabilimenti balneari. Con quella circolare la Regione Puglia ha invitato tutti i comuni costieri a predisporre e comunicare le modalità per darvi attuazione, ma a quanto ci risulta il Comune di Lecce non avrebbe ancora dato seguito a questo invito. Per questo rivolgo questo pubblico appello al Commissario Sodano, certo di poter contare sulla sua indiscussa terzietà e dedizione alle leggi dello Stato.
Appare evidente come questa previsione di legge, che la stessa Regione sollecita a rispettare e che ormai la quasi totalità dei comuni d’Italia ha già adottato, prorogando di quindici anni le concessioni esistenti, andrebbe in contrasto con la drastica riduzione degli stabilimenti balneari prevista dal piano coste predisposto dall’amministrazione Salvemini.”