Politica

Tempesta post primarie. Spagnolo: “Marti traditore”, Sturdà: “Fiasco Forza Italia”

LECCE- Le primarie rischiano di provocare ulteriori lacerazioni nel centrodestra. Di sicuro in casa Lega, dove il day after è amarissimo e preannuncia una tempesta. Il candidato leghista alle primarie, Mario Spagnolo, che è anche il segretario cittadino del partito, parla apertamente di tradimento da parte del senatore Roberto Marti: “Questo risultato delle primarie è chiaramente figlio di un tradimento politico. È un risultato che fa piacere a livello personale, ma a livello politico non è esaltante. Le motivazioni sono varie. Probabilmente non c’è stato il giusto impegno di chi in questa città ha avuto la fortuna di candidarsi lo scorso anno alle politiche. Penso che un impegno maggiore di cariche istituzionali avrebbe fatto decollare il partito o comunque fatto fare una bella figura perché o gli elettori della Lega sono morti o si sono trasferiti o hanno votato altri”.

Al suo fianco la segretaria provinciale Elisa Rizzello, che durante la conferenza nella sede del comitato in via Leuca ha annunciato di “aver già informato Matteo Salvini della situazione”. Non c’era il segretario regionale Andrea Caroppo, pure atteso. Ma la tensione si percepisce tutta: “La Lega a Lecce non vale 480 voti. Esigo spiegazioni – rincara la dose Spagnolo – perché sciocchi non ce ne sono, io stupido ne sono. Esigo spiegazioni a livello nazionale da Matteo Salvini. Non sarò io in prima persona a chiedere l’espulsione di Marti, ma è necessario un confronto a breve”. Di certo Spagnolo vuole aprire “a chi è rimasto fuori dalle primarie”, alla Poli. Se non si troverà intesa tra lei e Congedo, il partito deciderà cosa fare.

Ma la riflessione si apre anche in casa Forza Italia. L’ex segretario cittadino Cristian Sturdà, commissariato, non ha peli sulla lingua: “L’esito delle primarie non poteva essere peggiore per il centrodestra. Ma quel che è ancora più sconcertante è stato l’atteggiamento remissivo di Forza Italia: aveva in casa il miglior candidato possibile, un vero cavallo di razza (Poli), che avrebbe potuto regalare al partito, ed a tutta la coalizione, un risultato diverso. Invece è stato deciso – da pochi – che FI doveva imbarcarsi in un’avventura perdente in partenza”.

Esultanza invece tra i partiti che hanno sostenuto Congedo. Per il presidente provinciale di Direzione Italia, Antonio Gabellone, si è trattato di una “bellissima vittoria in un contesto di straordinaria partecipazione e con il contributo determinante di Direzione Italia. Ora a lui il compito di allargare la coalizione a tutti coloro che si riconoscono nei valori e principi del centrodestra per ritornare alla guida della città”.

Per Giorgia Meloni, segretaria nazionale di Fratelli d’Italia, partito di Congedo, adesso si va “dritti fino alla vittoria per restituire a Lecce un’amministrazione capace, libera e onesta”.

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