Cronaca

Dramma in ospedale: 34enne muore dopo aver dato alla luce un bimbo

TREVISO- Doveva essere il momento più bello, di piena gioia, per lei, per il marito e per la sorellina. E invece Francesca Schirinzi, 34 anni, di Castrignano del Capo, è morta poco dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. Il dramma nella notte nell’ospedale di Oderzo, in provincia di Treviso. Il parto si sarebbe svolto regolarmente, ma poi ha accusato tre arresti cardiocircolatori ed è morta in sala operatoria.

La giovane, dopo gli studi in un istituto professionale, si era formata come estetista e si era sposata cinque anni fa, prima di lasciare il Salento per il nord Italia. Era residente ad Annone Veneto, in provincia di Venezia dove abitava assieme al marito, di Squinzano, e alla loro prima figlioletta di 4 anni. Lì in questi giorni l’aveva raggiunta la sorella, per aiutarla con i bambini.

Il parto, avvenuto all’1.41, è stato regolare, spontaneo e senza complicanze. Il  bimbo sta bene. Dopo, però, la tragedia,  “che niente lasciava presagire”, dice a Telerama Umberto Gasparotto, direttore medico dell’ospedale. Stando alla sua ricostruzione, “due minuti dopo il parto la 34enne è andata in arresto cardiocircolatorio, senza alcuna avvisaglia precedente. E’ stata rianimata immediatamente e si è ottenuto un recupero sia dell’attività cardiaca che circolatoria. Sono state effettuate valutazioni strumentali e di laboratorio per verificare la situazione a livello cerebrale, toracico e addominale. Sono comparse poi perdite ematiche vaginali, per cui si è ritenuto di portare la signora in sala operatoria per capirne l’origine. Al termine della valutazione, ha avuto un secondo arresto cardiocircolatorio, poco prima delle 5. Si sono attivate nuovamente le procedure di rianimazione. Nel frattempo, il sanguinamento ha iniziato a diventare profuso. La signora ha avuto un ulteriore arresto cardiocircolatorio e, nonostante tutte le manovre, si è dovuto constatare il decesso che è avvenuto poco prima delle sei”.

La donna aveva avuto problemi di pressione alta, prima. “Non era nota al reparto, è venuta per valutazioni pre-parto – specifica il direttore Gasparotto -. E’ stato riscontrato un lieve rialzo pressorio, nulla di preoccupante e per il quale era stata avviata una blanda terapia artipertensiva. Non c’erano segni di gestosi né di nulla che facesse presagire una evoluzione di questo tipo”.

E’ in corso una indagine interna disposta dalla direzione dell’ospedale. “Stiamo cercando di raccogliere le informazioni – conclude Gasparotto – e capire cosa è successo e quali sono state le cause e le manovre adottate. Abbiamo chiesto anche noi il riscontro diagnostico. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

Una tragedia inattesa, che ha sconvolto la comunità di origine della 34enne, figlia del calzolaio del paese, molto noto. “Non si può morire così, dopo il parto, al giorno d’oggi“, commenta il sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa.

“In questo momento difficile siamo vicini alla famiglia e all’équipe sanitaria – ha commentato il direttore generale della Ulss Treviso, Francesco Benazzi –. Nel caso la famiglia lo ritenga opportuno siamo a disposizione per fornire supporto psicologico”.  L’azienda sanitaria trevigiana ha fatto sapera che “in Italia la mortalità materna ha una incidenza di 8-9 morti ogni 100,000 parti. La maggioranza dei decessi, il 68 per cento, avviene in occasione del parto e il 19 per cento durante la gravidanza”.

t.c.

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