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Xylella, approvato il decreto. Infettato anche l’ulivo di Piazza Sant’Oronzo

LECCE- Anche l’ulivo di Piazza Sant’Oronzo, posizionato accanto al Sedile, è risultato infettato dal batterio Xylella Fastidiosa. Questa mattina, dopo il risultato delle analisi di laboratorio, Coldiretti sta procedendo agli innesti sul suo tronco con varietà Leccino. Lecce, intanto, si prepara al doppio corteo di domani, con la duplice manifestazione che segna la spaccatura del mondo olivicolo, tra Coldiretti da un lato e Agrinsieme dall’altro.

Ieri, da Roma è giunta quella che è considerata una possibile svolta: il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che affronta in chiave di “emergenza” la questione Xylella e quella relativa alle gelate in Puglia. Il provvedimento era annunciato nell’ordine del giorno del Cdm come un disegno di legge per il “rilancio dei settori agricoli in crisi” e il “sostegno alle imprese colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale”. E questo aveva mandato su tutte le furie il governatore Michele Emiliano, che dal ministro Gian Marco Centinaio aveva ricevuto rassicurazioni a Berlino qualche giorno fa.

Invece, il governo alla fine ha deciso di dare il via libera al testo come decreto legge. “Il ddl crisi sulle emergenze in agricoltura, come avevo promesso, è stato trasformato in decreto legge e approvato in Consiglio dei Ministri”, ha dichiarato Centinaio. “E’ stato confermato quello che ho sempre ribadito – ha aggiunto – ossia che stavamo di fronte a una vera e propria emergenza, e per me quindi lo strumento per uscire dalla crisi non poteva che essere un decreto. Sono molto soddisfatto del lavoro portato avanti e dell’attenzione dei colleghi di governo, che ringrazio, e che non hanno esitato a darmi ascolto per il bene dell’agroalimentare. Parliamo di fatti, misure concrete, che riporteranno i settori olivicolo-oleario, agrumicolo, lattiero caseario e ovi-caprino al più presto fuori dalla crisi e finalmente competitivi. Con le norme approvate interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Da domani – conclude – mi auguro finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare”.

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