BRINDISI – A chiamare i carabinieri sono state diversi vicini: in un appartamento al terzo piano di un palazzo nel rione Santa Chiara a Brindisi, era in corso una lite furiosa.
Al loro arrivo, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia brindisina hanno trovato un uomo con le mani insanguinate, che brandiva un coltello e minacciava di tagliarsi le vene. Fino a poco prima stava discutendo animatamente con la convivente, ma fortunatamente il sangue non era della donna.
Lei se ne era andata, portata via dal padre, al culmine della lite.
L’uomo è stato convinto a desistere ed è stato disarmato dai militari ma, quando gli stava togliendo il coltello dalle mani, ha colpito il carabiniere con una gomitata in un occhio. È stato subito arrestato in flagranza di reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché maltrattamenti nei riguardi della convivente, un 23enne del posto. Dalla ricostruzione degli eventi è emerso che il sangue presente sulla sua mano è riconducibile alla lite precedente. Il giovane e il militare sono stati visitati nel pronto soccorso dell’ospedale di Brindisi, dove i sanitari hanno riscontrato al Carabiniere la contusione della regione orbitaria sinistra, mentre l’arrestato a seguito degli esami tossicologici è risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, marijuana nonché alcol. È stata effettuata una perquisizione nel domicilio dell’indagato e sono stati trovati 42 grammi di marijuana. Il coltello e lo stupefacente sono stati sottoposti a sequestro. L’arrestato, terminate formalità di rito, è stato rimesso in libertà ai sensi art.121 del codice di procedura penale, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, e segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore di stupefacente.
