LECCE – Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo indirizzato ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dai Senatori Dessì, Santillo, Riccardi, L’Abbate, Di Nicola, Lomuti e Castellone ed avente per oggetto una recente richiesta di sollecito formulata dalla Dott.ssa Elsa Valeria Mignone in relazione ad un’istanza di sdemanializzazione presentata nel lontano 1978 in riferimento ad un immobile in Porto Cesareo a lei appartenente, la Giunta distrettuale dell’ANM osserva quanto segue: “L’interrogazione parlamentare sottintende l’esistenza di un qualche abuso sul demanio marittimo, laddove è di pubblico dominio che l’immobile in questione, risalente ai primi anni sessanta, è stato ricevuto in eredità anni addietro dal Procuratore Aggiunto della Repubblica Dott.ssa Elsa Valeria Mignone. Ci si chiede, pertanto, per quale ragione si sia voluta rendere pubblica la vicenda di un immobile costruito da terzi più di 50 anni or sono e pervenuto in eredità alla collega Mignone che nulla ha fatto se non chiedere l’esito di precedenti istanze di sdemanializzazione di una minuscola porzione di esso, risalenti addirittura agli anni settanta. Trattasi all’evidenza di iniziativa strumentale che, proprio nel momento in cui l’Ufficio di Procura di Lecce ha promosso, fra l’altro, una serie di iniziative volte a tutelare il territorio ed il demanio marittimo delle marine leccesi, lede l’immagine del Procuratore Aggiunto, magistrato integerrimo, coraggioso e notoriamente impegnato nella salvaguardia dell’ambiente, che, senza subire alcun condizionamento, ha sempre fatto e continua a fare il suo dovere. Per le rilevate ragioni, la Ges esprime alla collega Mignone la massima solidarietà, rinnovandole la stima di sempre”.
post precedente