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Il Lecce deve pagare Padalino, ecco perché

LECCE – Pasquale Padalino, allenatore esonerato dal Lecce nel 2017 ad aprile, aveva il contratto in scadenza a giugno 2018 ed una clausola di rinnovo in caso di promozione in serie B e quindi premio promozione.

La promozione è puntualmente arrivata e Padalino, nonostante fosse stato allontanato, ha chiesto ciò che secondo lui ed i suoi avvocati ritenevano giusto.

L’US Lecce però non era d’accordo.

Da qui è nata la controversia risolta dal Collegio Arbitrale della Lega Nazionale Professionisti Serie B, presieduto dall’avvocato Giacinto Pelosi che ha dato ragione al tecnico foggiano.

La società di Via Col. Costadura adesso deve corrispondere a Padalino una parte degli emolumenti. 

L’US Lecce con una nota stampa spiega:

Il Collegio Arbitrale ha acclarato la nullità della clausola contrattuale relativa al prolungamento del rapporto di lavoro in caso di conseguimento dell’obiettivo sportivo della promozione nella categoria superiore, conseguito grazie al lavoro di altri tecnici.

In ragione di quanto sopra, alcun rinnovo del contratto già intercorso tra le parti è intervenuta e, quindi, la domanda proposta dal sig. Pasquale Padalino tesa ad ottenere il pagamento delle retribuzioni, delle indennità e dei premi per l’intera corrente stagione sportiva 2018/2019 (1 luglio 2018/30 giugno 2019) è stata rigettata.

Il Collegio, a seguito della declaratoria di nullità della suddetta clausola, ha ritenuto di individuare a carico di entrambe le parti una responsabilità precontrattuale concorrente attribuita, nella misura del 30%, al sig. Pasquale Padalino e del 70% all’Us Lecce.

Pertanto, l’U.S. Lecce è stata condannata al mero risarcimento del danno per un importo di gran lunga inferiore rispetto agli emolumenti richiesti.

Tale precisazione si rende necessaria, oltre che per fornire una esatta ricostruzione dei fatti, anche per evitare che l’informazione distorta ed autocelebrativa fornita dal legale di Padalino (si parla addirittura “di diritti di lavoratori che si sono visti riconoscere le loro ragioni”), possa generare inutili tensioni alla vigilia della partita di ritorno, soprattutto in considerazione del rapporto di grande rispetto esistente tra le due società.

 

(Ultimo aggiornamento ore 18:50)

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