Cronaca

Alle “Vele” il cervello del traffico di droga. 16 arresti: gruppo vicino a clan Briganti-Pepe

LECCE- Il punto di partenza è stata la catena di atti intimidatori contro i parenti di Gioele Greco, collaboratore di giustizia. Da lì si è dipanata la matassa che ha portato a eseguire, all’alba, 16 arresti nella città di Lecce. 49, invece, gli indagati. La rete del traffico e dello spaccio di stupefacenti è stata ricostruita anche grazie alle parole di un altro collaboratore di giustizia, Angelo Corrado, che ha consentito alla Squadra Mobile di ritrovare il bandolo. L’operazione si chiama “Vele”, con chiaro riferimento alle palazzine della zona 167, quartier generale, secondo gli investigatori, dell’associazione di stampo mafioso capace di piazzare droga in tutto il Salento leccese e brindisino.

A coordinare le indagini è stato il pm Guglielmo Cataldi della Dda: stando all’impianto accusatorio, tutti gli arrestati fanno parte dello stesso gruppo criminale capeggiato dai fratelli Massimiliano e Gianfranco Elia, di 43 e 46 anni, e da Cristian Cito, 30 anni. I tre sono ritenuti i referenti del clan riconducibile a Pasquale Briganti e Cristian Pepe. Approfittando dell’assenza di questi ultimi, in quanto in carcere, avrebbero conquistato il controllo di parte del traffico e dello spaccio nel capoluogo. Non avrebbero fatto tutto da soli: da gruppo con una propria autonomia criminale hanno mantenuto rapporti trasversali con elementi di spicco, dallo spessore criminale noto alle forze dell’ordine, in particolare Saulle Politi, 47 anni, di Monteroni, e il sardo Antonio Balloi, 72 anni, di Surbo. In più occasioni, Sauelle e Balloi avrebbero funto da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di droga.

Centinaia gli episodi di spaccio ricostruiti in un anno di indagini, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni pentiti, ma anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, appostamenti, osservazioni. Dalle “Vele” al resto della provincia sarebbero giunti fiumi di cocaina, eroina, hashish, marijuana.

La retata, in mattinata, è stata eseguita in collaborazione con i poliziotti della Squadra Mobile di Ravenna, dei Reparti Prevenzione Crimine di Lecce, Potenza e Pescara, del Reparto Cinofili di Brindisi e del Reparto Volo di Bari.

Nell’ordinanza a firma del gip Simona Panzera compaiono 49 indagati. Gli arrestati sono Cristian Cito, 30 anni, di Lecce; Massimiliano Elia, 43 anni, di Lecce; Gianfranco Elia, 46 anni, di Lecce: tutti e tre sono accusati di associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti. In concorso con loro, rispondono di produzione, detenzione e traffico di droga Giampiero Alula, 41, nato a San Pietro Vernotico; Antonio Balloi, 72 anni, di Surbo; Cesario Filippo, 40 anni, nato a San Pietro; Saulle Politi, 47 anni, di Monteroni;  Gabriele Tarantino, 40 anni, di Campi. Di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti sono accusati anche gli altri arrestati: Luca Pacentrilli, 30 anni, di Lecce; Antonio Restia, 54 anni, di Lecce; Oronzo Russo, 32 anni, di Lecce; Andrea Bisconti, 38 anni, di Lecce; Danilo De Tommasi, 30 anni; Rodolfo Franco, 62 anni, di San Cesario; Andrea Podo, 24 anni; Diego Podo, 34 anni.

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