Politica

Palazzo Carafa: si dimettono i 17 consiglieri di centrodestra

LECCE-L’atto formale delle dimissioni dei 17 consiglieri di centrodestra decreta la fine dell’amministrazione Salvemini. Nel primo pomeriggio di oggi i 17 consiglieri, eletti nel 2017 nelle file della coalizione a sostegno del candidato sindaco Mauro Giliberti, hanno formalizzato le proprie dimissioni. Di fatto, prendendo atto della situazione politica e sancendo la fine dell’amministrazione guidata da Carlo Salvemini.

I COMMENTI

Mario Spagnolo, Coordinatore cittadino Lega Slavini Premier – Lecce: “Le dimissioni del Sindaco di Lecce e la contemporanea dimissione dei 17 consiglieri di centrodestra dinanzi al notaio Tavassi rappresentano finalmente quel momento di chiarezza che avevamo preteso per la città e che Lecce ed i leccesi meritano.La nostra valutazione profondamente critica dell’operato della Giunta Salvemini ci fa sperare che finalmente si possa restituire fiducia alla città e al suo tessuto produttivo spesso falcidiato dalle scelte dell’Amministrazione.
Adesso aspettiamo un centrodestra coeso che raccolga le istanze dei cittadini e le trasformi in azione politica. Ma da oggi finalmente il peggio è alle spalle e non resta che guardare avanti.

Michele Giordano, Capogruppo di Fratelli d’Italia: “Staccare la spina era un dovere dal quale non potevamo esimerci, dopo 18 mesi di agonia dell’amministrazione Salvemini e di Lecce. Abbiamo raccolto le firme per fare uscire dal coma la città che noi amiamo. È stata una Giunta raccogliticcia, inciuciona e nata male e il suo epilogo non poteva essere che quello di una sfiducia. Il centrodestra non si farà portare a passeggio da Carlo Salvemini, che parla di dimissioni da tanto, mentre i suoi cercavano di carpire la disponibilità di qualche consigliere di centrodestra. Il centrosinistra non ha mai avuto i numeri per governare, ma è riuscito a farlo solo grazie agli errori prima della Commissione elettorale e poi di chi la maggioranza l’ha sempre avuta. Avrebbe fatto bene Salvemini a coinvolgere in ogni scelta tutto il Consiglio comunale individuando alcuni provvedimenti bipartisan nell’interesse della città invece di tirare a campare. Una palese anatra zoppa si è trasformata in maggioranza per una errata interpretazione della Commissione elettorale. Abbiamo dovuto aspettare la giustizia amministrativa per ristabilire quello che avevano scelto i cittadini: lo dicevamo da mesi che il centrosinistra non aveva i numeri per governare, ma Salvemini negava pure l’evidenza”.
Adriana Poli Bortone: “Salvemini, dimettendosi, ha dimostrato di avere grande dignità. Sento di doverlo dire con onestà intellettuale ferma restando la indubbia distanza politica fra me, di destra, e lui, di sinistra”.
Paolo Pellegrino, La Puglia con Emiliano: “Le dimissioni di Salvemini costituiscono l’inevitabile epilogo di una storia politica affrontata con dilettantismo e con ostentata sufficienza, in un contesto nel quale doveva trovare spazio, e ragione, l’analisi dei risultati elettorali riveduti e corretti dalla magistratura. Già nei mesi scorsi fui profetico ribadendo che il superamento dell’impasse determinato dalla sentenza del Consiglio di Stato andava certamente perseguito nel contesto di un accordo chiaro e strategico con lo schieramento opposto e non con accordicchi privi di spessore ed esclusivamente finalizzati a rianimare temporaneamente il sindaco. E a quanto pare il tempo mi ha dato ragione.Peccato, perché adesso da questa vicenda ne escono tutti sconfitti”.

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