SALENTO – Un vero e proprio calvario, quello che una donna, oggi 29enne, ha raccontato ai Carabinieri . Nei mesi scorsi ha trovato il coraggio di denunciare le violenze subite dal padre per 13 anni, fin da quando di anni ne aveva appena sette. Narra di fatti e situazioni raccapriccianti di cui è stata vittima e lo fa per difendere i suoi due figli, una bimba di 7 anni (nata dalla relazione incestuosa con il padre), e un bimbo di 5 anni (avuto da un matrimonio con un uomo che non amava e con il quale aveva deciso di sposarsi solo per sfuggire dalla propria famiglia di origine). Matrimonio poi naufragato perché anche il marito ubriaco e violento la maltrattava e la sottoponeva a soprusi e angherie. La donna, che oggi ha trovato un nuovo compagno, temendo che i due bambini, rimasti a convivere con la famiglia dell’indagato, potessero essere esposti al rischio di essere sottoposti alle violenze che aveva subito lei ha deciso di denunciare i fatti ai Carabinieri di Latiano. Come primo atto, sotto l’egida del Tribunale per i Minorenni di Lecce, i bimbi sono stati affidati a una struttura protetta della provincia di Brindisi. Dal racconto avvenuto in più sessioni alla presenza anche di uno psicologo, sono emersi episodi di abusi sessuali del padre nei confronti della figlia, che sarebbero stati perpetrati quasi quotidianamente per circa 14 anni, nonché una gravidanza incestuosa all’età di 15 anni interrotta con un aborto presso una struttura pubblica. La ragazza ai sanitari fu costretta a riferire – dietro la regìa dell’indagato- di aver subìto violenza da parte di un terzo. Oltre alle violenze di natura sessuale ha purtroppo dovuto sopportare dal padre anche minacce e violenze di natura fisica, commesse approfittando delle condizioni di inferiorità fisiche e psicologiche della giovane vittima. Questa era una sorta di reclusa, con cui l’uomo si sarebbe comportato in maniera particolarmente violenta e aggressiva, possessivo all’inverosimile, le aveva impedito di avere qualsiasi forma di relazione.
Anche l’attuale convivente, nei cui confronti la donna (che oggi vive nel brindisino), ha maturato grande fiducia, ha contribuito perchè si liberasse del pesante fardello, trovando la forza di denunciare l’intera vicenda. Il padre “Orco” che risiede nel basso Salento è stato arrestato. Le indagini sono state svolte dalle compagnie di San Vito dei Normanni e Casarano