SCORRANO – Annunziata e Olga hanno 91 e 93 anni. Sono sorelle e vivono in una casa popolare, al civico 15 di via Giuseppe Bello a Scorrano, da 60 anni. È un immobile di Arca Sud.
In 40 metri quadri di appartamento letteralmente mangiati dall’umidità, a maggio scorso il soffitto ha cominciato a sgretolarsi. Loro, lucide e determinate, hanno dato l’allarme e sono arrivati gli operai, che hanno buttato giù i pezzi di intonaco pericolanti -operazione che ha rovinato i mobili e distrutto piatti e bicchieri che erano all’interno della credenza- e hanno installato quattro puntelli. Da allora non è stato fatto più niente. Queste donne, che potrebbero essere le mamme, le nonne, le bisnonne di ognuno di noi, sono state abbandonate. Costrette a respirare muffa -e Annunziata soffre di bronchite- senza un impianto di riscaldamento, con la canna fumaria rotta, per cui non posso neanche accendere il fuoco, e con il soffitto in queste condizioni da sette lunghissimi mesi. Una situazione intollerabile. Si sono dette anche disposte a pagare di tasca propria i lavori necessari e a essere rimborsate in futuro. Ma è stato loro risposto che non possono, perché la casa non è di loro proprietà.
La loro più grande paura? Che muoiano e che non possano ricevere l’ultimo saluto dei loro cari qui, perché la bara non potrebbe entrare tra i puntelli. Bisogna intervenire con urgenza, non c’è un solo giorno da perdere. Troppi ne sono passati senza che chi di dovere abbia rimediato.