LECCE – La situazione oggi è questa. Le foto ce le inviano dei telespettatori. È quel che rimane di quello che fu il bar all’esterno dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un bar diventato discarica, fatiscente e pericoloso. Ma la situazione sta per essere risolta. L’erede del proprietario defunto, lo ricordiamo, ha ancora due settimane di tempo per demolire la struttura. Se non dovesse farlo entro il 13 dicembre, se ne occuperà direttamente il Comune di Lecce.
I primi di ottobre il Tribunale dei diritti del Malato, che si è fatto portavoce della denuncia inoltrata da tanti cittadini, ha ricevuto rassicurazioni direttamente dal sindaco Carlo Salvemini.
Dall’ufficio Urbanistica è arrivata poi la conferma: sull’albo pretorio del Comune di Trieste, dove risiede l’erede del titolare della struttura, è stata pubblicata l’ordinanza con cui il Comune di Lecce ne impone la rimozione.
La donna deve provvedere a liberare il marciapiede su cui sorge l’ex bar, per il quale non viene più pagata neanche la tassa di occupazione di suolo pubblico.
L’intoppo, a fronte di denunce lanciate già tanti mesi fa, era nel rintracciare l’attuale titolare. Gli eredi erano due: uno rinunciò alla proprietà, l’altra è la donna che dovrebbe ora occuparsi della rimozione della struttura, ma servono i tempi tecnici per il disbrigo delle pratiche legali. Se il 13 dicembre il chiosco bar sarà ancora lì, lo butterà giù il Comune, addebitando poi i costi dell’operazione alla proprietà.