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Martedì consiglio monotematico su Lupiae Servizi

LECCE – Come si svolgeranno i lavori del consiglio monotematico lo si deciderà domai, ad ora le uniche certezze passano dalla volontà di voler ristrutturare, risanare la Lupiae salvando i posti di lavoro. Dalla maggioranza di centrosinistra non ci sarebbe volontà di imporre il percorso ma, da indiscrezioni, si vorrebbe delegare ogni scelta direttamente al consiglio d’amministrazione presieduto dalla Turi. Nell’incontro in Prefettura, l’esperto del Ministero, il dottor Scognamillo, propose la soluzione del concordato pur se, successivamente, in sede politica e sindacale si iniziò a valutare una ristrutturazione del debito. Da qui anche gli scontri; di certo il centrosinistra rivendicherà i servizi ma sulla scelta degli strumenti dicono: li scegliesse Tatiana Turi. Posizione che potrebbe rendere meno frizioni e giungere a una decisione concordata per non far cessare una società completamente pubblica anche perché sarebbe ormai impossibile per il Comune, annualmente, sottrarre uno o due milioni dalle tasse dei cittadini per tenere in vita la Lupiae.
Altro step prioritario, il piano pluriennale di riequilibrio per spalmare in 15 anni circa 30 milioni e da varare entro il 7 gennaio. Per non continuare a pagare cifre importanti di interessi bancari per anticipazioni, la pubblica amministrazione starebbe pensando di avvalersi del fondo di liquidità, possibili 300 euro per abitante, per un’entità di circa 27 milioni. A chi si oppone affermando che anche questo strumento potrebbe far impennare la tassazione, dal centrosinistra replicano all’infondatezza dell’attacco in quanto l’aumento non potrebbe mai superare lo 0,1% avendo già l’ex sindaco Perrone incrementato dello 0,7% l’addizionale irpef e prevedendo, la legge, un carico sui cittadini di non più dello 0,8. Per ottenere il fondo di liquidità non si può non passare dalla riduzione delle spese correnti sino ad un 10% e tra queste rientrano anche i 9 milioni necessari per far vivere la Lupiae.
Da qui anche il taglio del salario accessorio dei dipendenti che ammonterebbe a circa 600 mila euro . A gennaio saranno più chiare le sorti della Lupiae, del piano pluriennale per la tenuta dei conti del Palazzo e della tenuta stessa della maggioranza .

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