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Xylella, Ue censirà ulivi secchi

SALENTO- Un censimento degli ulivi secchi disposto dalla Commissione Ue, che ha scelto di affidarsi al Joint Research Centre (JRC): verranno usate apparecchiature avanzate e immagini satellitari per individuare tutti gli alberi presumibilmente attaccati da Xylella e ormai secchi, in modo da avere l’esatta mappa del patrimonio compromesso. L’informazione è stata data da Donato Boscia, docente del CNR di Bari.

L’area circoscritta è pari al 40 per cento del territorio regionale, ma non tutte le piante sono secche. L’esattezza matematica consentirà di iniziare a quantificare con precisione sia il danno del patrimonio di ulivi sia l’entità degli investimenti utili alla rigenerazione del soprassuolo distrutto.

Intanto, continua a portare buoni risultati la sperimentazione con gli innesti su ulivi malati, con varietà ritenute più resistenti (anche se non immuni) al batterio, come Leccino e Favolosa, e con olivastri selvatici. Se ne sta occupando, tra gli altri, Giovanni Melcarne, imprenditore olivicolo, agronomo e presidente del consorzio Dop Terra D’Otranto: la sperimentazione, condotta per conto del Cnr, riguarda piante che si trovano a Presicce, Ugento e Gagliano. In totale si tratta di circa 15mila piante per 15 ettari di terreni. L’esito sarà noto non prima di due anni. Ma i nuovi “germogliamenti”, dicono gli esperti, fanno sperare: “La speranza – spiega Melcarne, che ha condotto e vinto una dura battaglia per l’eliminazione del divieto di reimpianto – è di riuscire a ripristinare così il nostro paesaggio”.

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