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Esplosione Bologna. Parla Riccardo, il poliziotto eroe: “Ho fatto il mio dovere e lo rifarei”

BOLOGNA-  Prima il tamponamento, poi l’incendio e infine l’esplosione.è quanto accaduto lo scorso 6 agosto, a Bologna sulla A 14, che ancora oggi torna negli occhi di chi ha vissuto quel momento in prima persona, riuscendo anche a salvare diverse vite. questo è il caso del poliziotto salentino Riccardo Muci che quel giorno capì benissimo che stava per scatenarsi l’inferno, da qui la decisione di contattare la sala operativa e fare tutto il possibile per salvare chi in quel momento si trovava sul posto.

E’ stata questione di minuti, forse i più lunghi della sua vita, durante i quali non sa quante persone ha tratto in salvo, ricorda solo che  è riuscito a portare a termine il suo compito, anche se alla fine si è risvegliato in un letto di ospedale, con gravi ustioni sulla schiena, tanto da rendere necessario un intervento urgente. Qui è poi stato raggiunto dal premier Giuseppe Conte e ha anche ricevuto la telefonata del Capo dello Stato, entrambi per rendere merito al suo operato, come è stato fatto a Bologna e a Copertino, sua cittadina d’origine.

Riccardo è ormai conosciuto come il “poliziotto eroe”, anche se dal canto suo ripete che è semplicemente quello di sempre, che ha fatto il suo dovere, e che oggi non vede l’ora di  indossare  nuovamente la sua divisa, dopo tantissimi giorni di convalescenza.

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