TARANTO – “Fin dal 2016 abbiamo messo in risalto il pericolo che la storia, la nostra, si sgretolasse sotto l’incuria del tempo e dei tarantini”. Così Legambiente Taranto interviene in merito al crollo che ha interessato una parte dell’antico Acquedotto del Triglio.
“Se il nostro appello fosse stato accolto -rimarca Legambiente- i resti dell’Acquedotto del Triglio sarebbero stati messi in sicurezza ed il crollo forse evitato. Le prime due proposte, infatti, erano quelle del monitoraggio ed inventario completo delle strutture e degli archi e della messa in sicurezza delle parti precarie ed usurate per evitare altri crolli. Per questo chiediamo alle autorità istituzionali, alle associazioni in indirizzo, un provvedimento per un progetto realizzabile in tempi certi e brevi”.
L’acquedotto pugliese intanto si dice pronto a mettere in campo le proprie competenze per collaborare al recupero e la salvaguardia del tratto crollato.