LECCE – Arriva da una salentina la svolta nel trattamento del melanoma maligno. Alla base c’è una nuova molecola, Sammson, identificata e caratterizzata dalla giovane ricercatrice Eleonora Leucci. “Sammson – ha spiegato in parole semplicissime- è essenziale per la crescita del tumore perché aumenta la produzione delle proteine. Le proteine vengono prodotte nella cellula in due posti ben precisi e distinti e il processo viene strettamente regolato di modo che, se in una delle due postazioni la produzione di proteine aumenta, questo viene visto come un errore e la cellula viene rottamata (non dà vita a nessun tumore). Nel melanoma, però, SAMMSON aumenta il processo in entrambi i posti. Così, non avendo un termine di paragone, la cellula viene “ingannata” e continua a crescere perché non percepisce l’errore. Una conseguenza di queste osservazioni è che se blocchiamo la sintesi delle proteine in uno dei due compartimenti (e più precisamente nei mitocondri), la cellula tumorale si accorge finalmente del danno e si suicida”.
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