MELENDUGNO – La conferma definitiva è arrivata in serata: “Rinunciare al gasdotto -ha motivato il Premier Conte- comporterebbe costi insostenibili”. E così domenica mattina si torna a manifestare sul lungomare di San Foca nei pressi delle torre che di comizi pentastellati ne ha accolti e come, salvo poi ritrovarsi a “bocca asciutta”.
Il messaggio del comitato No Tap è chiaro: la battaglia contto il gasdotto a Melendugno non arretra di un passo. Avanza e come, invece, il malcontento e la macchina del tempo riporta cittadini e attivisti indietro, al ricordo nitido dei comizi vista mare, alle promesse urlate che adesso sfumano sotto il peso delle penali, secondo il Governo 20 miliardi di euro. I No Tap tornano a mobilitarsi in sit-in e alla Ministra per il Sud Barbara Lezzi inoltrano un videomessaggio:“Le dimissioni sono una questione di dignità” rimarcano. E poi ancora: “Domenica tutti a San Foca, sarebbe il caso che i vertici pentastellati venissero qui a dimostrare, carte alla mano, penali e firmatari di queste ultime”.
Durante la kermesse romana “Italia a 5 stelle” la Ministra ha chiamato a raccolta un gruppo di Grillini No Tap che dalla Puglia hanno raggiunto il Circo Massimo. A loro ha fatto una promessa: “Se il Ministro Costa dovesse confermare la legittimità dell’opera e l’impossibilità di stopparla -ha detto- io e lui torneremo personalmente sul territorio. Una promessa, come le altre, a cui i melendugnesi non credono più”.