MELENDUGNO – Se andremo al Governo, in quindici giorni bloccheremo la Tap, coro unanime per qualche anno e sino allo scorso marzo da parte del Movimento Cinque Stelle e, in primis, ripetuto da Di Battista e dalla Ministra per il Mezzogiorno.
Poi, giunti al Governo, i primi scricchiolii rispetto a vincoli contrattuali che, seppur già senatrice da cinque anni, lei confessa di non conoscere. Si chiede tempo e pazienza per poter approfondire e valutare le ipotesi possibili per bloccare il gasdotto. Ora che si è giunti alla definitiva ripresa dei lavori che porterà inevitabilmente alla ultimazione della infrastruttura che porterà il gas in Europa passando da San Foca, la nuova versione. Noi siamo contrari a Tap ma la Lega lo vuole, come dire: non è colpa nostra se un alleato farà approdare l’opera nel Salento, come dichiarato dalla senatrice a Radio Capital nelle scorse ore.
Dove sono finiti gli approfondimenti, al di là dell’ipotetica condivisione di Salvini, per poter bloccare i lavori? Altra bugia detta dopo le elezioni e dopo aver dato per certo che una volta al Governo l’opera si sarebbe potuta fermare? Interrogativi che, considerata l’importanza strategica visto l’interessamento anche di Trump, dovrebbero generare una vera e propria battaglia politica all’interno del Governo e non un semplice e liquidatorio: è colpa della Lega.
post precedente