LECCE – Accusa e difesa in aula davanti ai giudici del tribunale del Riesame per tentare di correggere, da una parte e dell’altra, le misure decise dal gip Giovanni Gallo sull’inchiesta case popolari.
Doppia discussione quindi e due le questioni da affrontare: da una parte i ricorsi presentati dagli avvocati di Monosi, Pasqualini, e Gorgoni, i legali Covella, Giannuzzi, Corleto e Tana, dall’altra l’appello presentato dalla Procura, ovvero i Pm che hanno indagato sulla presunta malagestione delle case popolari a Lecce, Roberta Licci e Massimiliano Carducci: un inasprimento delle misure e la contestazione di alcuni capi d’imputazione per gli ex amministratori. In particolare per Luca Pasqualini, ex assessore alla polizia municipale attualmente ai domiciliari, la Procura chiede la custodia cautelare in carcere. Si tratta, come per Monosi e il dirigente Gorgoni, di rivedere alcuni capi d’imputazione che erano stati rigettati dal gip Giovanni Gallo.
Il ricorso della Procura ha riguardato anche le posizioni di Diego Monaco indagato a piede libero, Monia Gaetani e Monica Durante raggiunte da un’obbligo di dimora per i quali sono stati chiesti i domiciliari.
Una lunga discussione nell’udienza camerale e poi la decisione dei giudici, entro pochi giorni.