LECCE- Astragali ha dato il via ufficiale alla scuola internazionale sul teatro sociale che coinvolge 36 artisti e studenti under 35 provenienti da tutta Italia. Si tratta di un’esperienza formativa lunga tre settimane, durante le quali i corsisti incontreranno esperti da Italia, Tunisia, Grecia, Russia e Burkina Faso per mettere a confronto pratiche, metodi e strategie che il teatro sociale sta sviluppando in diverse aree culturali.
Una domanda di partenza è: come gli operatori del teatro sociale possono avvicinarsi alle persone? L’approccio è quindi relazionale, comunicativo, partecipativo. Le azioni del Teatro sociale sono strettamente legate ai territori, ai contesti, alle storie e alle culture. Promosse da artisti, operatori culturali, ricercatori, agenti sociali, mirano a produrre un cambiamento sociale, attraverso azioni a base comunitaria con effetti moltiplicatori. L’interazione tra le arti performative, la ricerca sociologica, le azioni di cittadinanza attiva può produrre nuove pratiche di mediazione sociale, promuovere l’empowerment sociale, generare nuove esperienze legate all’interculturalità, alla memoria, alla diversità, alla rielaborazione di narrazioni individuali o della comunità, inclusione di persone e gruppi emarginati, economicamente e socialmente svantaggiati, lavoro intergenerazionale, favorendo nuove collaborazioni tra le parti interessate.