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Fse riparte dai nuovi autobus

LECCE- L’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini ci tiene a dirlo: questa cerimonia è stata voluta a Lecce perché Fse, ora gruppo Ferrovie dello Stato, è da qui che deve ripartire, dal territorio in cui l’utenza “ha patito una situazione assurda e ora potrà veder rispettata la propria dignità”. Perché i cittadini si rendano conto del fatto che si è voltato pagina, l’assessore lo suggerisce pure ai vertici aziendali: “cambiate denominazione, chiamatevi ‘Le nuove Fse’”. Nel piazzale di fronte alla stazione di Lecce, non è una semplice inaugurazione quella voluta in mattinata: è una sorta di battesimo del nuovo corso di Fse, dopo gli anni del disastro che l’ha portata sull’orlo del fallimento, dopo gli anni delle ruberie su cui indaga la magistratura e del concordato difficile che ha salvato l’azienda, fatta andare avanti soprattutto dai suoi 1300 dipendenti.

Ora Fse rilancia, con 600 milioni di investimenti pronti a riqualificare il servizio. La messa in sicurezza della rete ferroviaria consentirà di superare il limite dei 50 km/h imposto dopo l’incidente ferroviario di Corato, rendendo competitivo il trasporto locale su ferro. L’elettrificazione, per rendere questa la tanto attesa metropolitana di superficie del Salento, permetterà invece di agganciare Fse ai nodi di Rfi. La gara d’appalto è pronta, dice Giannini, e l’azienda assume l’impegno di presentare i primi convogli elettrici a breve. “Contiamo di presentare non un prototipo ma un vero treno elettrico, se non a fine anno agli inizi del prossimo”, è l’impegno che prende Luigi Lenci, amministratore delegato Fse.

I dati dicono che tantissimo c’è da fare: nell’area di Lecce, 2mila persone ogni giorno prendono il treno e 11mila il bus. Un “dato povero – è il commento – perché si sostanzia su una rete stradale e ferroviaria capillare, degna di Veneto e Piemonte”. Al giorno, si registrano 170mila spostamenti ma solo 2mila via treno, fa sapere Fse, che punta a implementare il trasporto su gomma anche per portare più gente nelle stazioni e dunque sui treni.

Sugli 88 bus attivi a Lecce, 20 sono stati rinnovati nell’ultimo anno. “L’operazione rinnovo si concluderà con 69 bus, di cui i primi 12 già arrivati”, annuncia Giorgio Botti, direttore generale Fse. L’investimento complessivo per questo è di 26,5 milioni di euro, anche per attrezzare digitalmente la flotta sviluppando una ingegneria informatica “real time” che vuole essere il simbolo delle nuove Fse.

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