Ambiente

Ex deposito Aspica, dopo anni di inerzia l’ok al provvedimento per disinnescare l’ecobomba

LECCE – Nell’ex deposito Aspica, abbandonato da anni dopo il fallimento della società, restano accatastate all’incirca 80 tonnellate di plastiche e vetro, materiali frutto della raccolta differenziata e altamente infiammabili. Ancora per poco però. Nelle scorse ore la Giunta comunale leccese ha infatti approvato la delibera inerente il progetto di messa in sicurezza dell’ex impianto di selezione e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi. Il provvedimento, caldeggiato dall’assessore all’ambiente Carlo Mignone, è una vera e propria boccata d’ossigeno per la città, dopo anni di inerzia e incendi che hanno più volte messo in allerta i residenti di Viale Gran Bretagna, i cittadini leccesi e i lavoratori della zona industriale.

Una discarica a cielo aperto, pericolosissima. Al di là delle recinzione, per anni, è rimasto accantonato materiale altamente infiammabile: lo aveva ripetuto più volte anche il Noe di Lecce, scrivendo alle istituzioni competenti, tra cui Comune e Provincia di Lecce. È un sito già finito sotto sequestro nel gennaio 2010. Nell’aprile 2016 fu Telerama a sollevare il caso, a sei mesi di distanza dall’ennesimo maxi incendio.

Adesso si volta pagina: l’intervento di messa in sicurezza ammonta complessivamente a un milione e 850 mila euro.

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