Politica

Le civiche di Delli Noci: stop polemiche, si lavori per il risanamento

LECCE- In un documento politico la coalizione Una Nuova Lecce, liste civiche che hanno rappresentato il 17% del consenso a Delli Noci, interviene sulla crisi di Palazzo Carafa invitando il sindaco Salvemini ad andare avanti continuando il percorso intrapreso nella realizzazione del programma di mandato e dei punti programmatici siglati nell’accordo con i consiglieri di Prima di Lecce e l’intero Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, a intraprendere la strada utile a superare questo momento di grande difficoltà non solo dell’amministrazione, ma dell’intera città.

Un appello quindi a trovare soluzioni ed evitare il pre dissesto per il bene dell’intera comunità sottoscritto dal vice sindaco Alessandro Delli Noci, dagli assessori Carlo Mignone e patrizia Guida e dagli esponenti Marco De Matteis, Massimo Fragola, Marco Giannotta, e Marco Nuzzaci.

Il fondamento su cui è stato costruito il nostro progetto civico- dicono- e la successiva alleanza con Carlo Salvemini è rappresentato dal concetto di cambiamento politico-amministrativo. Questo non significa eliminare tutto quello che appartiene al passato,e nel caso specifico della Lupiae Servizi, non significa eliminarla ma modificarne l’organizzazione interna e parte delle funzioni. La situazione economico-finanziaria dell’Ente è oggettivamente difficile, come attestato dalla stessa Corte dei Conti con nota del 13 luglio scorso. La legge impone entro il 31 luglio di ogni anno il rispetto delle regole con l’approvazione della salvaguardia di bilancio e oggi siamo di fronte all’ennesima richiesta di capitalizzazione al Comune della Lupiae. La legge ci chiede di stanziare le risorse necessarie per coprire le perdite e gli eventuali debiti fuori bilancio. La richiesta della Lupiae ci obbliga a scelte non più rinviabili. Per questo serve un’assunzione collettiva di responsabilità per evitare l’onta del dissesto. Non è più possibile nascondere la polvere sotto il tappeto, perché tanto prima o poi i debiti vengono a galla e i debiti fuori bilancio, accumulati dalle precedenti amministrazioni, sono emersi sin dai primi mesi dell’amministrazione Salvemini.  E’ necessario concentrarsi sul futuro della società partecipata, sulle possibili soluzioni per il risanamento economico, sulla ridefinizione e qualificazione dei servizi che essa eroga, ma soprattutto sulla salvaguardia dei posti di lavoro. Per la Lupiae Servizi sarà necessario intervenire sul management attraverso la nomina di un amministratore unico, che sia in grado di riorganizzare la struttura interna e i servizi e di intercettare nuove commesse con il supporto dell’amministrazione comunale, della Regione Puglia e dei Comuni limitrofi. Tra i servizi erogabili rientrerebbe il settore dei rifiuti come raccolta e selezione, i servizi connessi alla velostazione e quelli al bikesharing, nonché i servizi connessi al settore della riscossione che potrebbero rappresentare nuove commesse da parte del Comune di Lecce e di enti pubblici. Non è più possibile mantenere l’attuale impianto contrattuale che riconosce la 14esima, sarebbe necessario collegare possibili riconoscimenti economici aggiuntivi a parametri prestazionali e di risultato. E’ necessario esternalizzare tutti i servizi per i quali il personale in carico alla Lupiae non riesce a garantire un servizio efficiente : ad esempio la manutenzione delle strade. Il servizio di trasporto, che include scuolabus e trasporto persone con disabilità, potrebbe essere gestito dall’altra società partecipata Sgm che al contrario della Lupiae Servizi registra utili di esercizio e a cui potrebbe essere trasferito il personale Lupiae qualificato per tale servizio. E’ inoltre fondamentale ridurre i costi della struttura e per quanto attiene le consulenze esterne sarà necessario svolgere all’interno il servizio, previa qualificazione del personale stesso. Avvertiamo un forte senso di responsabilità nei confronti di tutti i lavoratori e le lavoratrici e della città ma dobbiamo essere consapevoli che la situazione economica-finanziaria del Comune di Lecce e della Lupiae ha raggiunto un livello di complessità e criticità insostenibile. Contrariamente a quanto qualcuno asserisce, se non dovessero essere approvati gli equilibri di bilancio, qualunque commissario in caso di scioglimento del Consiglio Comunale andrebbe con ogni probabilità nella direzione del dissesto economico e finanziario del Comune con danni enormi per l’intera città e il quasi certo fallimento della partecipata con la conseguente perdita dei posti di lavoro e della qualità dei servizi.

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