CASTIGLIONE D’OTRANTO- Si è insegnato, con errore, a definire “medicina” ciò che, invece, ha avuto e ha conseguenze gravissime, spesso sottaciute nel nome di interessi economici. Eppure, i rischi per la salute e l’ambiente derivanti dall’uso di pesticidi in agricoltura non sono una fantasia. Si è discusso di questo e di più durante la terza e ultima serata di preludi alla Notte Verde, che ha visto in scena l’esperta Patrizia Gentilini. “Un’agricoltura senza veleni – spiega Gentilini – non solo è possibile ma ormai assolutamente indispensabile se vogliamo salvaguardare la salute delle persone, la qualità delle acque, la fertilità dei suoli e contrastare efficacemente gli stessi cambiamenti climatici. Le oltre 130mila tonnellate di pesticidi che ogni anno riversiamo, solo in Italia, nei nostri suoli finiscono nei nostri corpi e avvelenano il nostro sangue. Sappiamo ormai
con certezza che i pesticidi aumentano tutti i tipi di cancro, di malattie del sistema nervoso, obesità, diabete, malformazioni, infertilità e sono soprattutto donne in gravidanza e bambini a subire gli effetti più gravi. Basta con tutti questi veleni, basta anche con le mezze misure e con chi crede possibile il loro uso “sostenibile””.
Puntando così i riflettori sui rischi sanitari e alternative per la fertilità, si conclude così la tre giorni di preludi che apre le danze alla Notte Verde a Castiglione d’Otranto, che quest’anno avrà come ospite d’onore Alberto Magnaghi, architetto, professore emerito dell’Università di Firenze, nonchè fondatore della “Scuola territorialista italiana” .