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30 anni dalla scomparsa di Salvatore Fitto: “Il bene comune era la sua linfa”

MAGLIE – La sua morte improvvisa fu uno choc per tutti: non solo per la famiglia -la moglie Leda e i figli Felice, Carmela e Raffaele-, ma per quanti lo conobbero come amico, come collega, come politico. Una morte arrivata a soli 47 anni. Era il 29 agosto del 1988, quindi oggi si celebrano i 30 anni dalla scomparsa di Salvatore Fitto, Totò per quanti gli volevano bene. A 26 anni fu il sindaco più giovane che Maglie avesse mai avuto. Da lì la sua carriera politica, nata nei giovani democristiani, fu una continua crescita. Era presidente della Regione Puglia quando scomparve prematuramente. Aveva un po’ di febbre in quel caldo giorno d’estate, ma volle comunque presenziare alla cerimonia in memoria dell’on. Nico Monfredi, morto tre anni prima -sorte beffarda- proprio in un incidente stradale. Fitto e il suo autista Lorenzo Capodiferro stavano rientrando da Taranto, a bordo di un’auto che non era la solita Alfa 164 che utilizzavano, poiché quella aveva un guasto. Lungo la strada statale 7, all’altezza di Latiano, l’auto si schiantò contro il rimorchio di un autotreno e morirono entrambi.

Il ricordo dell’in. Giacinto Urso: “Il bene comune era la sua linfa vitale”.

 

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