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Vigorito e Fiamozzi: “Lecce, non potevamo dire no”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Nella sala stampa del Via del Mare sono stati presentati due dei volti nuovi del Lecce, Mauro Vigorito e Riccardo Fiamozzi, portiere e difensore. La trattativa per portare Vigorito a Lecce è stata lunga, ma alla fine è andata in porto. “Ho avuto un’impressione positiva – ha detto Vigorito, ex Frosinone -, è la mia prima esperienza al sud e, tra l’altro in una terra ricca di tradizione. Sono contento di aver fatto questa scelta, l’impatto è stato positivo”. Il portiere raccoglie l’eredità di Perucchini ed è reduce dal campionato vinto a Frosinone dopo gli spareggi per la promozione in Serie A. “A Frosinone, dopo l’arrivo di Sportiello, rischiavo di non avere più molto spazio – racconta -, i presupposti per rimanere non c’erano più. Ho subito raccolto la possibilità di misurarmi in una piazza del genere, è molto stimolante. L’idea di venire a Lecce l’ho presa in considerazione subito anche se è andata un po’ per le lunghe”. Il suo idolo è quello di tutti, o quasi. “Non può che essere Buffon – rivela -, però ho avuto la fortuna di crescere all’ombra di Marchetti, che è arrivato in Nazionale. La sua professionalità e il suo modo di allenarsi per me sono stati un punto di riferimento. Per chi fa questo ruolo la costanza è importante”.  Dopo le due partite di Tim Cup il Lecce è atteso dal debutto in campionato in programma lunedì sera a Benevento. “E’ una squadra allestita per riconquistare subito la Serie A – sostiene -, per noi è un esordio delicato, difficilissimo. Non è una partita facile ma prima o poi dovremo affrontarle tutte”. Anche il difensore Fiamozzi si è inserito subito bene nella sua nuova squadra: Avevo altre offerte, ma ho scelto Lecce velocemente – afferma il difensore -, al Genoa mi hanno fatto capire che spazio per me non ce n’era e il discorso non si è mai aperto. Il modulo di Liverani mi piace molto, mi piace come lavora. La concorrenza è uno stimolo in più, bisogna dare una mano alla squadra, il campionato è lungo e ognuno di noi deve offrire il proprio contributo se si vuole costruire qualcosa di importante. Il campionato di Serie B è molto difficile, sicuramente dovremo pensare prima a conservare un posto in questo campionato, dopo si vedrà”, aggiungeil difensore che può giocare anche a sinistra. “Finora sono stati molto importanti due allenatori – conclude -, Oddo al Pescara e Gasperini al Genoa, mi hanno aiutato a crescere”. Infine il pensiero di entrambi va alla tragedia di Genova. “La vita a volte è troppo cruda”, ha detto il portiere giallorosso. “Su quel ponte ci sono passato un anno intero, più volte al giorno – aggiunge il difensore -, quando ho visto i primi video mi sono venuti i brividi, ho tanto dolore dentro”.

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