Sanità

Assegni di cura, fumata nera nel primo incontro ad alta tensione tra Regione e associazioni

BARI – Il primo faccia a faccia tra le associazioni di persone gravemente disabili e la Regione, rappresentata dal capo dipartimento della Sanità, Giancarlo Ruscitti, è terminato con una fumata nera.

Le due proposte arrivate al tavolo per il nuovo assegno di cura da erogare da settembre in poi, non piacciono alle associazioni. Il motivo è semplice: non ci sono i soldi per continuare ad erogare l’aiuto alla platea di 5145 richiedenti. La Puglia ha il numero più alto di assistiti e ora che i fondi sono drasticamente ridotti, bisogna dare una stretta, come anticipato da Trnews.

Ma la riunione è stata ad alta tensione. Le stesse associazioni hanno puntato il dito le une contro le altre perché, naturalmente, ognuna rivendicava il diritto ad ottenere il sussidio. Ma c’è posto solo per non più di 2600 beneficiari. Praticamente la metà.

Servono 60milioni di euro ma ce ne sono solo 25. Quindi le due strade: confermare l’assegno da 1000 euro mensili, il più alto d’Italia, ma ammettere solo 2083 persone, in questo caso condizionando l’assegno alla presentazione della rendicontazione delle spese. Oppure scendere a 800 euro mensili e soddisfare la richiesta di 2600 persone. Senza vincoli. Entrambe le proposte per le associazioni sono insufficienti. Ci si riaggionerà il 2 agosto. Intanto la Regione ha trasferito alle Asl i fondi per pagare gli assegni fino al 13 luglio.

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