BRINDISI – Per i carabinieri, importante era il ruolo di una donna, di una mamma, che avrebbe coadiuvato le illecite attività del figlio, provvedendo a incassare i proventi dello spaccio, a recuperare i crediti derivanti dalle cessioni di stupefacente, e ad avvisare il figlio della presenza dei carabinieri nei pressi della sua abitazione. Sventata da un’operazione dei carabinieri di Brindisi l’attività di un gruppo dedito a droga e armi, che progettava anche un omicidio.
15 persone sono state arrestate, ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti -marijuana e cocaina-, nonché di reati in materia di armi e contro il patrimonio -prevalentemente furti in abitazione-. Impiegati 200 militari, un elicottero e unità cinofile a Carovigno, Mesagne, con i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni in collaborazione con il comando provinciale.
È stata impedita la commissione di un probabile omicidio, perché i militari hanno recuperato un fucile a canne mozze e il relativo munizionamento, occultati nelle campagne di Carovigno, poco prima che venisse utilizzato per una spedizione punitiva nei confronti di un pregiudicato della zona.
E l’operazione continua con almeno un’altra decina di perquisizioni, nei confronti di altrettanti indagati.