FRIGOLE- È sempre più guerra su Acquatina, dopo lo scontro tra Università e Comune di Lecce in seguito alla querelle innescata da imprenditori veneto-israeliani che lì vorrebbero avviare un allevamento di gamberi. In campo ora scende anche il Comitato per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese, che ha una posizione drastica: “Se il rettore confermasse la posizione del professor De Bellis in merito alla gestione del bacino dell’Acquatina, non resterebbe altra strada che chiedere che la Regione ritiri la concessione all’Università”. Com’è noto, De Bellis, delegato del rettore, ha evidenziato l’esistenza di vincoli giuridici che dovranno essere superati: il bacino è stato concesso all’ateneo, infatti, per esclusivi scopi di ricerca e non di produzione.
“‘Acquatina è dell’università e decidiamo noi cosa farne’. Furono queste le parole del Prof De Bellis quando, 5 anni fa, con una folta delegazione della comunità di Frigole, lo incontrammo”, dice il presidente del Comitato, Ernesto Mola. Che aggiunge: “Evidentemente gli sta bene avere in gestione un sito di interesse comunitario solo al fine di ottenere finanziamenti per una fantomatica ricerca che non è stata mai avviata. I laboratori sono chiusi e le attrezzature ormai vecchie, l’avanotteria non è mai entrata in funzione, le vasche per le sperimentazioni sono vuote. Acquatina può invece rappresentare per Frigole e la sua comunità un volano di sviluppo economico e turistico e l’Università lo vuole impedire colpevolmente”.