LECCE – Da gennaio ad oggi sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per 15 milioni di euro. È uno dei punti cruciali del resoconto sull’attività delle Fiamme Gialle leccesi stilato in mattinata dal Comandante Bruno Salsano. In occasione del 244° anniversario della Guardia di Finanza si tirano le fila di un anno di attività, si consegnano le onoreficienze alla presenza delle autorità civili e militari tutte.
In un anno e mezzo sono 23 milioni quelli sottratti allo stato soltanto nell’hinterland leccese dai cosidetti grandi evasori. Frodi estese a livello internazionale da organizzazioni criminali radicate nel Salento, società fantasma, fatture false.
C’è poi il quadro restituito dalla lotta al riciclaggio e le indagini patrimoniali contro le mafie: i beni e le risorse finanziarie sequestrati ammontano nel caso specifico a 15 milioni di euro, le confische a 8 milioni.
Il valore del riciclaggio accertato, sempre nell’ultimo anno e mezzo, ammmonta a 6 milioni: fiumi di soldi intercettati grazie a 4 indagini della polizia giudiziaria nel capoluogo.
Gli evasori accertati, persone totalmente sconosciute al fisco, nel Leccese sono 761: in 18 mesi hanno evaso 21 milioni e 700 mila euro.
La lotta alla corruzione è l’altra nota dolente: per i reati in materia di appalti i sequestri eseguiti ammontano a 3 milioni e mezzo di euro. Un dato questo che rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e risorse, a monte di un danno erariale pari a 31 milioni.
Il mercato del falso, infine, ha portato al sequestro di merce per 5 milioni.
Sentinelle h 24 nel mare e lungo la costa le Fiamme Gialle rappresentano anche il punto di riferimento per il fenomeno di controllo dell’immigrazione clandestina. Una sfida per la quale il Comandante rimarca come il livello di guardia debba sempre restare sempre alto.
