Cronaca

Omicidio di mala nel 2016, scattano 7 arresti per l’agguato a Mario Reale

TARANTO – Avrebbe “meritato” la morte non tanto per aver preteso i 29mila euro che avanzava dal suo assassino, ma per non averglieli chiesti personalmente, mandando una terza personaa riscuoterli.

Si è fatta attendere due anni ed è arrivata alle prime luci dell’alba la svolta nelle indagini sull’omicidio di Mario Reale. Il pregiudicato tarantino di 54 anni è stato assassinato a colpi di pistola il 25 maggio di due anni fa mentre ignaro si trovava con il figlio in un negozio di detersivi nel rione Tamburi. A monte dell’omicidio la guerra tra due clan specializzati nello spaccio di stupefacenti: debiti e spartizione della piazza non sembrano aver messo tutti d’accordo.

7 i mandati di cattura eseguiti dalla Mobile a carico di Giovanni Lupo, Pasquale Lippo, Nicola Galeanno, Vincenzo e Giuseppe Scarcia, Angelo Piemonte e Michele Martera.

Gli indagati dovranno rispondere anche di altri gravi fatti di sangue. Sono accusati, a vario titolo, di omicidio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, danneggiamento, ricettazione, sequestro di persona, lesioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si è partiti dai due esecutori dell’omicidio, per poi risalire all’auto rubata a bordo della quale viaggiavano e, dunque, il primo complice (responsabile del furto del mezzo) incastrato dalle intercettazioni. I tre sono risultati poi compagni di merenda a base di cocaina. Le indagini sono state dunque estese, mettendo alla luce aggressioni per debiti accumulati da clienti, minacce, atti intimidatori in una sorta di botta e risposta tra clan.

Il clima di conflitto -stando alle carte- non risulta ancora del tutto risolto. A dire degli inquirenti “il muro d’omertà innalzato intorno agli arrestati è sintomatico della loro capacità di incutere timore o comunque raccogliere la compiacenza di chi, come loro, è convinto che certi conti sia opportuno regolarli fuori dalle aule di giustizia“.

 

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