NARDO’- Sì, un quinto di loro ha occupato senza titolo la casa. Sì, qualcuno è in ritardo con i pagamenti. Ma questo non giustifica la dimenticanza che subiscono da ben cinque anni: cinque anni senza luce nelle scale condominiali, costretti al buio, anche di giorno, per raggiungere gli scantinati o i piani alti quando è sera. Soprattutto, da cinque anni senza ascensore. E quando si è anziani, quando si portano carichi, quando si è su una sedia a rotelle, arrivare al quarto o al quinto piano non è roba da poco. È tanta fatica. E spesso si rinuncia anche ad uscire e a fare una vita sociale.
In via XXV Aprile, periferia di Nardò, una lunga sequenza di case popolari, ognuna con i suoi problemi. Qui, però, al civico 2, ce n’è qualcuno più che altrove. Vivono venti famiglie in questa palazzina. Arca Sud, che ne è proprietaria, conosce perfettamente la situazione.
Dal 2016, le segnalazioni, prima per le vie brevi, sono state messe per iscritto. Non è accaduto nulla, nemmeno per l’assistenza sull’ascensore. E nulla ancora neppure dopo la visita, circa un mese fa, del presidente di Arca Sud Alberto Chiriacò, che aveva promesso di interessare da subito gli uffici. Qui ci si arrangia come si può: anche per la canna fumaria pericolante da tempo gli avvisi sono caduti nel vuoto, fino a quando non è stato necessario far intervenire i vigili del fuoco, due settimane fa. Per la scala condominiale, però, servono interventi straordinari e solo Arca Sud può farli: è rotto il montante dell’impianto elettrico, cosa che impedisce anche l’utilizzo dei citofoni, ed è fuori uso, si diceva, l’ascensore. Un cartello ne avvisa che è in corso la manutenzione. Mai avviata e mai ultimata.