Attualità

Asili nido comunali, pochi posti e pochi fondi. E ora rette al rialzo per 3 bimbi su 10

LECCE- Le fasce più deboli avranno uno sconto; quelle del ceto medio subiranno un aumento. C’è un cambiamento in vista per le rette degli asili nido del Comune di Lecce, dove i posti sono sempre pochi rispetto alle richieste, i fondi sono sempre pochi per sostenere il servizio e ora c’è di nuovo che ci sarà un rincaro per tre bimbi su dieci, appartenente a quelle famiglie che hanno un Isee dai 13mila euro in su. Non tutti ricchi, precisiamo, ma anche nuclei che vanno avanti all’incirca con mille euro al mese.

In queste settimane le preoccupazioni dei genitori si sono fatte insistenti, per un servizio sempre più essenziale ma non sempre a portata di tasca e che a Lecce conta solo quattro strutture pubbliche, mentre tutto il resto in mano ai privati. Le stime dell’Ufficio Asili nido dicono che “quasi il 70 per cento degli utenti beneficeranno con il nuovo regime di una riduzione della retta. Per il 30 per cento, ci sarà una rimodulazione”, ovviamente al rialzo. In quest’ultimo caso, si tratta di una quarantina di nuclei familiari (una decina per struttura) con Isee superiore ai 13mila euro e di circa quattro con Isee superiore ai 20mila.

Il perché di questo cambio di passo è da rintracciare nella scarsa contribuzione al servizio, che dev’essere garantito da tre fonti di finanziamento: le rette mensili corrisposte dalle famiglie; il contributo al costo di gestione assicurato con fondi PAC (Piano di azione per la coesione); i Buoni Servizio per minori (finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione D.R. 755/2015).

Dal settembre scorso, uno di questi tre assi è venuto meno, per decisione della Regione, che ha introdotto il divieto di cumulo del buono servizio con altri contributi pubblici, comunitari, nazionali, regionali e comunali. In poche parole: i Buoni non possono esservi visto che i costi sono già in parte coperti con i contributi Pac.

Per l’anno 2017-2018 Palazzo Carafa si è fatto carico della differenza. Per il prossimo anno, la situazione si complica: il contributo Pac scadrà a luglio, ritornano i buoni e le tariffe dovranno essere rinegoziate. Saranno rese note dal Comune nelle prossime settimane, dopo un passaggio anche in Consiglio comunale. Nel frattempo, l’invito dell’assessore al ramo Saverio Citraro “ è alla tranquillità e a non costruire ragionamenti su cifre che non ci sono. A questo proposito – dice – invito alla collaborazione anche le ditte concessionarie” degli asili Alpi e Green.

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